Covid, la variante Delta preoccupa l’Europa. Draghi: “Quarantena per chi arriva da Gb se casi aumentano”

Covid, la variante Delta preoccupa l'Europa. Draghi:

La variante indiana, ribattezzata come Delta, comincia seriamente a preoccupare l’Europa.  Attualmente in Italia la percentuale di contagiati con la mutazione – che è il 60% più trasmissibile di quella inglese – si attesta all’1% ma le notizie che arrivano dal Regno Unito, con 12 persone morte che erano state vaccinate con la seconda dose da almeno 14 giorni, incutono sempre più timori. In una palestra milanese è già stato individuato un focolaio.
“In Francia è stato annunciato un piano d’azione immediato. Una delle misure annunciate in Spagna è stata quella di anticipare il richiamo di persone over 60 vaccinate con una prima dose di AstraZeneca” scrive  Il Fatto Quotidiano.
“Noi facciamo il tampone a chi entra in Italia” dice il premier Mario Draghi rispondendo a una domanda al G7 sulla cosiddetta variante Delta. “Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra, ma questa situazione al momento non c’è, non ci siamo ancora”. A chi gli domanda se c’è, come in Gran Bretagna, un ripensamento delle aperture in relazione al rischio rappresentato dalla variante indiana, “per ora – risponde il premier – non c’è motivo di pensare che questo possa succedere”.
La buona notizia è che il vaccino della Pfizer/BioNTech pare sia in grado di neutralizzare sia la Delta sia e la B.1.525 o Eta, identificata per la prima volta in Nigeria, come indica lo studio pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori dell’Università del Texas di Galveston
Intanto in Gran Bretagna, di fronte all’aumento importante di nuovi casi Covid-19 causati dovuti alla variante Delta (ex indiana), il premier Boris Johnson, parlerà stasera alla nazione per chiedere ancora pazienza e annuncerà il rinvio di quattro settimane del “Freedom Day” in Inghilterra, cioè l’ulteriore allentamento delle misure restrittive anti Coronavirus originariamente previsto per il il 21 giugno.