Covid, meno 6 milioni di euro nelle casse del Comune di Mantova. Palazzi: “sei asset per aiutare la ripartenza”

Il centro destra chiede a Palazzi di sostenere l'occupazione post-Covid e di abbandonare i progetti più costosi come Bocciofila e campi da calcio sintetici

MANTOVA – “Le stime della ragioneria ci dicono che le mancate entrate di spesa corrente per il Comune saranno non meno di 6 milioni di euro (mancate entrate parcheggi, mancati ingressi musei, imposta soggiorno, restituzione di parte della cosap già versata, bus turistici, minor fondo solidarietà nazionale, minor addizionale irpef, dimezzamento sanzioni stradali e altre minori entrate). Chi conosce il bilancio comunale sa che di media la spesa corrente ‘libera’ (ossia non vincolata ai servizi essenziali, welfare, scuole, personale, contratti gestione verde ecc) è di media tra i 2 e 3 milioni di euro all’anno.
Per cui ad oggi, se vogliamo essere realisti, prima di promettere qualsiasi riduzione, dobbiamo insistere ogni giorno perché il Governo metta i soldi per i Comuni, viceversa non solo non sarà possibile ridurre o sospendere nessuna imposta, ma si dovrebbero tagliare i servizi e questo non deve succedere e non lo faremo mai!”
A parlare è il sindaco di Mantova Mattia Palazzi che ieri pomeriggio ha incontrato tutti i capigruppo in Consiglio Comunale sia di maggioranza che di opposizione. Ed è proprio partendo dalla realtà dei conti falcidiati dall’emergenza coronavirus che il sindaco ha chiesto a tutti di “dismettere n questa fase rivendicazioni di parte”

“Sono certo che il Governo interverrà rapidamente e battaglierò insieme agli altri sindaci perché le risorse siano quelle necessarie – continua Palazzi – Tale condizione, più o meno, riguarda tutti i comuni italiani, soprattutto i comuni con più servizi, le città d’arte, i comuni medi e grandi. La misura presa giorni fa da cassa depositi prestiti di sospendere la parte capitale di mutui dei comuni è molto importante, ma essendo il nostro un Comune quasi per nulla indebitato, ci fa risparmiare solo 160 mila euro. Questi sono i numeri, questa la realtà che dobbiamo saper gestire, non guardando i prossimi dieci minuti, ma i prossimi mesi e anni.
Per questo intendo condividere con le opposizioni l’indirizzo strategico delle scelte che potremo fare e lì ringrazio per il clima positivo del primo confronto”.

“Il Comune di Mantova farà il massimo possibile e sono certo lo faranno anche le società pubbliche partecipate, con i loro management e Cda. Io ritengo indispensabile muoverci su sei asset” spiega il primo cittadino:

Garantire servizi e sostegno a chi è più in difficoltà e al ceto medio
-Sostegno all’occupazione e nuova occupazione
-Sburocratizzare e snellire tutto quello che la legge consente a livello comunale, per far sì che chi può investire lo faccia velocemente, rimettendo in circolo le filiere artigianali e dei servizi.
-Favorire attività e iniziative per il settore del commercio e dei pubblici esercizi
-Far ripartire i cantieri e le manutenzioni per la città.
– promozione e sostegno al volontariato, perché ci sarà ancora e molto più bisogno di rafforzare la rete della solidarietà per la comunità.

Palazzi, che garantisce il massimo impegno per condividere e costruire un piano sostenibile e di prospettiva per aiutare la ripartenza di Mantova, nei prossimi giorni si confronterà con categorie economiche, sindacati, ordini professionali, terzo settore e volontariato.