Covid, ottanta sindaci sul vaccino: “deve essere obbligatorio”

Vaccino anti-Covid: 308 mila i lombardi individuati per la prima fase, si parte a gennaio. Le dosi: in Lazio più che in Lombardia con metà abitanti

Il vaccino deve essere obbligatorio o va predisposto un sorta di patentino Covid free che attesti l’avvenuta vaccinazione per accedere ai servizi pubblici, culturali, sportivi o alle attività commerciali. Dobbiamo ‘liberare’ le nostre città il prima possibile. Per questo abbiamo lanciato una raccolta di firme tra gli amministratori di tutta Italia per chiedere al Parlamento e al Governo di decidere sull’obbligatorietà della vaccinazione, perché siamo convinti che il giorno della liberazione dal Covid non sarà il giorno in cui arriverà il vaccino, ma quando ogni città e il Paese intero avranno raggiunto l’immunità di gregge, ossia il 70% della popolazione vaccinata”.
E’ l’appello di ottanta sindaci italiani rilanciato da Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro e presidente Ali, Autonomie Locali Italiane. “Non appena il vaccino sarà validato dall’Iss – prosegue Ricci -, il governo organizzerà la distribuzione massiccia e allora dovremo pensare a come accelerare sull’immunità di gregge. Non è pensabile rischiare di raggiungerla in tempi lunghissimi, temiamo che contare sulla responsabilità individuale non sia sufficiente, anche alla luce del recente sondaggio secondo cui il 35% degli italiani non vuole vaccinarsi. Per questo i sindaci di Ali chiedono la vaccinazione obbligatoria o il patentino covid free, come già successo in passato per altre malattie poi debellate grazie alla vaccinazione”
Intanto si stanno delineando i costi dei candidati vaccini, la cui somministrazione – come ribadito dal Ministro della Salute Roberto Speranza – sarà gratuita per tutti gli italiani.  AstraZeneca è il più economico (circa 3,50 euro a dose) e il più facile da conservare a temperatura di frigorifero (2-8 °C); Pfizer/BionTech sembrerebbe il più efficace (95%) ma dovrebbe costare 15 sterline per dose e va conservato a -70° C. Moderna non presenta particolari problemi di conservazione (in un frigorifero domestico dura 30 giorni, a temperatura ambiente fino a 12 ore e a -20 °C per sei mesi) ma è il più costoso: circa 27,50 euro per dose.