Dal Bibiena l’invito di Zuppi: “Connessione e accoglienza per salvare i piccoli centri”

MANTOVA – Un ospite d’eccezione, il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuto oggi al Teatro Scientifico Bibiena durante l’incontro “Piccoli Comuni, le radici del futuro”, all’interno della XXIII edizione del Seminario Estivo della Fondazione Symbola a Mantova. L’obiettivo è stato mettere a fuoco le criticità e le problematiche relative ai paesi con pochi o pochissimi abitanti, in via di spopolamento. “Grazie a Symbola siamo qui per dialogare sul futuro – ha esordito il Cardinale – proprio in un momento storico segnato da divisioni ed anche tragedie: è necessario cambiare il nostro approccio campanilistico per risolvere la crisi demografica e la mancanza di opportunità dei piccoli centri. E’ importante unirsi, recuperare le nostre radici e soprattutto i valori comuni. La connessione è la risposta e la sfida per il futuro, il sentirsi parte di una comunità con un’identità profonda e meno individualista”. Questo il parere anche dei molti relatori intervenuti che hanno ribadito la necessità di fare rete e cooperare, anche tra Comuni. Zuppi ha concluso con un pensiero sull’importanza dell’integrazione e dell’accoglienza: “Cerchiamo di pensare anche a chi verrà dopo di noi, prepariamo una generazione che dia spazio al legame con gli altri”.
Tante realtà istituzionali, imprenditoriali e sindacali si sono alternate sul palco, dove ha preso la parola il presidente di Symbola Ermete Realacci: “E’ importante investire in queste realtà, nei piccoli comuni che si vanno spopolando. Io sono stato tra i firmatari della Legge 158 /2017 sulle ‘Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni’ che ad oggi ancora non ha funzionato appieno perché sono mancate le giuste strategie, incentivi per far rimanere i giovani nel loro territorio con innovazioni tecnologiche e sostenibili”.  Sviluppo, competitività e coesione sono la chiave per risolvere le problematiche dei piccoli centri, dove spesso nascono i prodotti tipici, le eccellenze agroalimentari ed anche preziose realtà artigianali o manifatturiere che riescono ad avere successo anche all’estero. Il confronto si è animato con gli interventi di Alessandro Santoni, coordinatore nazionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Marco Bussone, presidente Uncem (Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani), Stefano Masini, responsabile ambiente Coldiretti ed altri esponenti istituzionali, in accordo nel sottolineare la necessità di contrastare lo spopolamento con politiche mirate. Ne ha parlato anche Angela Zibordi, sindaco di San Giovanni del Dosso, piccolo comune che fa parte del Consorzio Oltrepò Mantovano la quale descritto le difficoltà per contrastare anche le calamità naturali del territorio, colpito dal sisma del 2012 ed anche in costante pericolo di alluvioni. Concorda con lei Simone Minelli, presidente del ‘Consorzio Terre dei Gonzaga in Destra Po’, intervenuto ponendo l’accento sul cambiamento climatico che ha esasperato le problematiche già presenti nel territorio e ricordando la necessità di contrastare l’abbandono con piani a lungo termine. A parere di tutti i relatori, la risoluzione delle molteplici criticità dei territori, piccoli e in via di spopolamento, sono la cooperazione, la transizione verso il digitale e la sostenibilità, ad oggi ineludibile. Bisogna fare rete per sfidare il futuro con gli strumenti adatti.

Elisabetta Romano