Dalla Regione nessuna attenzione all’elettrificazione della Suzzara-Poggio Rusco. Il Pd promette battaglia. “Opera strategica. Aiuti solo ai Comuni amici”

SUZZARA – Segreteria provinciale del Pd ed il consigliere regionale dem Antonella Forattini uniti per chiedere spiegazioni al Pirellone in merito alla scelta di non mettere fondi a disposizione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Suzzara-Poggio Rusco (tratta sulla quale ha, invece, investito Regione Emilia Romagna evidenziandone l’importanza strategica non solo per il trasporto passeggeri ma anche merci). Un tema, questo, su cui si è concentrata la conferenza stampa indetta questa mattina proprio dal Pd che ha visto presenti il sindaco di Suzzara Ivan Ongari, il consigliere regionale Antonella Forattini, il segretario provinciale del Pd Marco Marcheselli, il responsabile infrastrutture della segreteria regionale del Pd Marco Carra ed Andrea Costa, consigliere regionale PD dell’Emilia Romagna, che ha portato avanti con successo la partita del finanziamento per l’elettrificazione della Parma-Suzzara. 

Un’opera, come detto, presa in esame da Regione Emilia Romagna ma dimenticata – almeno secondo il Pd – dal Pirellone: “Una risposta nulla da parte della Regione che ha bocciato tutte le richieste e gli emendamenti. Non sono state approvate dalla Regione opere strategiche ma solo finanziamenti a pioggia con dubbi criteri di oggettività. A ricevere i finanziamenti principalmente Comuni del colore della giunta lombarda“, queste le considerazioni in apertura di conferenza di Marcheselli. Critiche nate alla luce del fatto che l’elettrificazione della tratta Suzzara-Poggio Rusco risulterebbe “strategica dal punto di vista infrastrutturale ma anche della mobilità sostenibile. In Emilia è stata finanziata la Parma-Suzzara con 28milioni di euro“. Proprio su questo punto il Pd chiede spiegazioni. “Una gravissima responsabilità della destra, prima mantovana e poi regionale – ha evidenziato Carra -, ci devono spiegare, perchè hanno detto no ad una struttura necessaria per la nostra economia. Davanti ad un fatto di questo tipo serve un’azione politica diffusa”.

Rabbia anche da parte del consigliere regionale Forattini che ha ripercorso la vicenda, dalla richiesta avanzata dal Pd fino alla bocciatura del Pirellone. “Abbiamo presentato un emendamento al bilancio di 21miolini di euro conteggiati sulla base di un progetto già esistente che riguardava la parte mantovana della linea Parma-Poggio rusco. Nella stessa sede di bilancio – in accordo con il consigliere Costa (Pd-Regione Emilia Romagna) – abbiamo proposto di finanziare l’opera con i finanziamenti della Banca europea degli investimenti. Noi avevamo dato, quindi dato anche la soluzione per questo investimento. Questo non è più tollerabile – ribadisce Forattini – e abbiamo già chiesto al presidente Bonaccini ed ai consiglieri emiliani di interfacciarsi con Regione Lombardia“.

Il Pd promette, insomma, battaglia nella convinzione che un’opera importante come quella in questione non possa essere dimenticata. “Questa tratta esula dai confini regionali ed è per questo si è lavorato affinchè entrambe le regioni ponessero la giusta attenzione sull’elettrificazione della linea – prosegue il consigliere dem Costa -. In Emilia il finanziamento è arrivato e potremo andare a gara; il cantiere sarà avviato su tutta la tratta ma i 28mln di euro permetteranno di completare solo il tratto Parma-Suzzara. La restante quota poteva essere trovata dalla Lombardia, perchè questo intervento permetterebbe di arrivare fino a Reggio Emilia”. Un intervento che, come detto, andrebbe infatti a favore non solo del trasporto passeggeri (studenti e lavoratori in primis) ma anche di potenziare il trasporto merci con un importante beneficio in termini di inquinamento ambientale essendo i mezzi mossi ad energia elettrica.

Proprio su quest’ultimo punto si apre una delle maggiori problematiche conseguenti alla scelta del Pirellone di non agire sulla tratta: la linea – come spiegato dal sindaco Ongari – risulterebbe, infatti, per metà elettrica e per metà (quella lombarda) obsoleta. Conseguenza la necessità di fermare i convogli per passare da un tipo di locomotore ad un altro con perdita di tempo e denaro.