Cdm approva decreto Lavoro. Meloni: “Taglio delle tasse più importante di ultimi decenni”

“Abbiamo liberato un tesoretto da 4 miliardi grazie al coraggio di alcuni provvedimenti che avevamo portato avanti ed oggi lo destiniamo al più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo di 4 punti e questo si somma a quello che avevamo già fatto in legge di bilancio abbiamo un taglio di 6 punti percentuale per chi ha redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti per i redditi fino a 25000 euro. È una scelta di cui io vado profondamente fiera”: così la premier Giorgia Meloni ha commentato il decreto Lavoro, approvato oggi dal governo durante il Consiglio dei ministri convocato per il 1 maggio, il giorno della Festa del Lavoro
“Abbiamo approvato il pacchetto lavoro. In una giornata dedicata al governo e ai lavoratori, anche il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti a sostegno delle famiglie con un intervento sul cuneo contributivo e poi c’è un intervento annunciato da tempo che è l’introduzione del nuovo strumento di inclusione sociale, l’assegno di inclusione”, ha spiegato Marina Elvira Calderone, titolare del dicastero del Lavoro.

La premier Giorgia Meloni ha commentato il decreto tramite un video: “Nel giorno della festa del lavoro, il governo sceglie di lavorare e dare risposte a coloro che legittimamente aspirano a cambiare la loro posizione e lo facciamo con una serie di provvedimenti articolati, il più importante tra tutti è il taglio delle tasse sul lavoro”. La presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “

Niente conferenza stampa del premier Giorgia Meloni e dei ministri dopo il Cdm che ha varato il decreto lavoro 2023. La scelta di non tenere una conferenza sarebbe stata presa per evitare ulteriori polemiche con i sindacati, dopo il botta a risposta tra il presidente del Consiglio e il numero uno della Cgil Maurizio Landini nonché dopo le parole del segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, che ieri aveva parlato di ‘propaganda’ circa la decisione del governo di varare il decreto lavoro proprio nel giorno della festa dei lavoratori.

Da qui la scelta di soprassedere, tenendo spente le luci della sala polifunzionale e limitandosi a un lungo ‘speech’ del ministro del Lavoro, Marina Calderone, all’uscita di Palazzo Chigi, nonché a un video in cui Meloni rivendica il lavoro fatto dal governo, difendendo anche la scelta di convocare il Cdm il 1 maggio. Senza rinunciare a un affondo: “Davvero non riesco a capire che polemizza, io sono fiera che il governo abbia scelto di celebrare il 1 maggio con i fatti e non con le parole”.