Depuratore del Garda, è deciso: sarà a Gavardo e Montichiari

Depuratore del Garda, deciderà il commissario

E’ deciso: il depuratore del Garda sarà a due impianti, uno a Gavardo e uno a Montichiari. Bocciata invece la soluzione alternativa che prevedeva un unico impianto che sarebbe andato a coinvolgere Esenta e Lonato, che avrebbe riguardato il territorio di Castiglione delle Stiviere. Lo ha deciso il prefetto di Brescia Attilio Visconti commissario delegato alla questione. “La scelta – dice in una nota – è frutto di un esame tecnico-scientifico che ha interessato anche lo studio di progettualità relativo al depuratore di Lonato. Nel corso dell’esame delle varie soluzioni sono stati presi in considerazione tre parametri: prevenzione del cedimento delle condotte sublacuali, giunte ormai al termine della loro vita tecnica, arrestando il continuo deterioramento della qualità delle acque del lago; costi di realizzazione; tempi di realizzazione e messa in esercizio; qualità della vita. A conclusione delle valutazioni, si è ritenuto di individuare nella cosiddetta ‘soluzione Gavardo-Montichiari’ non solo la migliore risposta in rapporto all’esigenza di consentire la rapida attuazione del sistema di collettamento e la conseguente dimissione della condotta sublacuale, ma anche, più in generale, la proposta progettuale che garantisce le migliori performance dal punto di vista tecnico e ambientale”.
Progetti che sono stati analizzati anche dalle università di Brescia, Verona e Trento che hanno unanimemente evidenziato come la scelta Gavardo-Montichiari sia assolutamente quella che soddisfa i criteri.
“A partire dalle prossime settimane – conclude la nota della Prefettura – il prefetto avrà modo di confrontarsi con il Ministero per la Transizione ecologica per condividere i percorsi e le scelte di merito. Tra queste anche la costituzione di una cabina di regia con il compito di coordinare l’attività degli specifici tavoli tecnici che verranno attivati a Gavardo e Montichiari”.

Soddisfazione per questa decisione è stata espressa dal sindaco di Castiglione Enrico Volpi e dal vicepresidente della Comunità del Garda Francesco Federici che si erano da sempre battuti per il commissariamento della procedura. Delusione da parte del presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e del sindaco di Montichiari Marco Togni.