Dipendenze, al Ser.D “la meditazione di consapevolezza” contro le ricadute

Covid, riprende la pressione sul Pronto Soccorso del Poma. Stradoni:

MANTOVA  – La mindfulness per la cura delle dipendenze. Dal mese di gennaio il Ser.D di Mantova promuove l’avvio di un intervento specifico finalizzato alla prevenzione delle ricadute tramite la meditazione di consapevolezza.

L’intervento, che si svolge in gruppo ed è condotto da psicoterapeuti formati in queste pratiche, viene proposto seguendo il protocollo MBRP (acronimo di Mindfulness Based Relapse Prevention, Programma di Prevenzione delle Ricadute Basato sulla Consapevolezza) e prevede 8 incontri di due ore, a cadenza settimanale, per una durata complessiva dell’intervento di due mesi. Nel corso degli incontri, avvalendosi di un percorso strutturato, graduale e di tipo prevalentemente esperienziale, vengono introdotte pratiche di consapevolezza integrate con interventi di tipo cognitivo-comportamentale. Il comportamento di dipendenza è visto come un impulso al quale le persone reagiscono in modo automatico: la pratica meditativa aumenta la possibilità di rispondere attraverso comportamenti consapevoli e con modalità non dannose per la propria salute. Ulteriori obiettivi del protocollo sono quelli di imparare a riconoscere le esperienze emotivamente e fisicamente difficili e costruire uno stile di vita che favorisca un completo recupero psicofisico. Al percorso possono accedere utenti che hanno già iniziato un trattamento, ne desiderano aumentare l’efficacia e vogliono avere strumenti per prevenire la possibilità di ricaduta. È rivolto a persone con problematiche da sostanze, da alcool, gioco azzardo e altre dipendenze comportamentali. Questa opportunità terapeutica si aggiunge agli altri interventi necessari per un disturbo della salute complesso e multifattoriale, nella logica del “continuum care”, cioè della sinergia dei diversi approcci nel costruire un percorso coerente, accessibile ed efficace.

La mindfulness punta a portare intenzionalmente l’attenzione al presente con un atteggiamento di apertura e non giudizio. Questo stato mentale è gradualmente raggiungibile tramite alcune pratiche presenti soprattutto nella meditazione vipassana ( “visione profonda”) le quali hanno origine, storicamente, nella tradizione buddista. Pur traendo spunto da questa tradizione, la meditazione mindfulness non ha connotazioni di tipo religioso. Originariamente sviluppato da Alan Marlatt e collaboratori all’Addictive Behaviors Research Center dell’Università di Washington, questo intervento si è dimostrato efficace nel favorire la prevenzione delle ricadute e nel prolungare il benessere delle persone con comportamenti di dipendenza.