Domani i colloqui Kiev-Mosca. Per la prima volta l’Ue finanzia l’acquisto di armi, sanzioni a Bielorussia

Guerra Russia-Ucraina: nelle ultime ore si sono registrati importanti sviluppi diplomatici. Secondo il Cremlino, Kiev avrebbe accettato di negoziare in territorio Bielorusso e una delegazione del governo di Kiev si starebbe dirigendo a Gomel dove sono già arrivati emissari russi.
L’Unione Europea intanto ha deciso di fornire armi all’Ucraina, ha chiuso lo spazio aereo alla Russia  e si appresta a varare sanzioni contro la Bielorussia. “Chiudiamo lo spazio aereo Ue ai russi”, dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. “Proponiamo un bando per tutti i velivoli di proprietà russa, registrati in Russia o controllati dai russi. Questi aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue”. “Il nostro spazio aereo sarà chiuso ad ogni aereo russo, inclusi i jet privati degli oligarchi”, spiega.
“Accogliamo a braccia aperte gli ucraini che devono fuggire dalle bombe di Putin – dice – e sono orgogliosa del caloroso benvenuto che gli europei hanno dato loro”. L’Ucraina “è una di noi e la vogliamo nell’Unione Europea”. “Abbiamo una cooperazione molto stretta sulle reti energetiche”, ha sottolineato, ricordando che “c’è un processo con il Paese” che riguarda “per esempio l’integrazione del mercato ucraino nel mercato unico”.
“Prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra, il regime di Aleksandr Lukashenko, che è complice dell’attacco feroce all’Ucraina. Colpiremo il regime bielorusso con nuove sanzioni“. Verranno “bloccate” le esportazioni di “combustibili minerali, tabacco, legno e legname, cemento, ferro e acciaio”. “Verrà esteso anche alla Bielorussia il divieto di esportazioni delle merci a duplice uso, civile e militare, previsto per la Russia”. E “sanzioneremo i bielorussi che sostengono lo sforzo bellico russo”.
“E’ caduto un altro tabù, che l’Europa non fornisce armi durante una guerra. Lo facciamo, perché viviamo in tempi senza precedenti: fronteggiamo la peste della guerra, come nei tempi biblici. E non finirà qui”, dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.
Il presidente Putin ha intanto ordinato al proprio comando militare la messa in allerta del sistema difensivo nucleare. Una escalation drammatica che ha fatto seguito alle ultimedecisioni dei governi appartenenti a Paesi Nato.