Fanghi tossici, Fiasconaro (M5S) deposita interrogazione in Regione

MANTOVA – “12 milioni di euro di profitti illeciti portati avanti da 15 indagati, 150mila tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti spacciati per fertilizzanti e smaltiti su circa 3.000 ettari di terreni agricoli. Fatti terribilmente preoccupanti per l’ambiente e la salute. Per questo motivo, come Movimento 5 Stelle, abbiamo depositato un’interrogazione sulla questione, a prima firma del mio collega Dino Alberti.” A dirlo il Consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro.

“Così come esiste una normativa stringente in materia di reflui zootecnici, lo stesso non vale per il trattamento dei gessi di derivazione dei fanghi. Quindi è assolutamente necessario aumentare i controlli sugli spandimenti e una revisione, un aggiornamento a livello statale della normativa sull’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura così come l’individuazione di norme che equiparino l’utilizzo dei gessi di defecazione a quello dei fanghi.”

“Potrebbe non bastare. Vanno infatti inasprite le pene dei reati ambientali oggi troppo blande attuando il disegno di legge “Terra Mia” che l’ex Ministro Costa aveva tentato di portare in consiglio dei Ministri ma che aveva trovato sempre l’opposizione dei Ministri renziani. Oggi la norma nazionale consente ad impianti non in regola di continuare a lavorare dandogli fiducia con la speranza che le irregolarità prima o poi verranno corrette.”

In Regione Lombardia – spiega Fiasconaro – la nuova programmazione in materia di rifiuti è invece attualmente in fase di Valutazione Ambientale Strategica e il nuovo piano non sarà approvato nell’immediato. Per questo motivo la Regione, in attesa dell’aggiornamento della normativa statale e dell’approvazione definitiva della revisione del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti, dovrebbe adottare dei provvedimenti per limitare l’utilizzo dei gessi. Così facendo si riuscirebbero ad evitare i potenziali danni che queste sostanze, quando non opportunamente tracciate e controllate, portano ai campi.”

“Se a questi ritardi aggiungiamo che l’Assessore all’Agricoltura della Regione Fabio Rolfi si dichiara soddisfatto della sua scelta di vietare lo spandimento dei soli fanghi in alcuni comuni, capiamo che la situazione in Lombardia in fatto di prevenzione è molto critica. All’Assessore Rolfi va ricordato che nell’inchiesta non sono considerati i fanghi ma quella che è una loro evoluzione ossia i gessi di derivazione dai fanghi di depurazione dopo un trattamento con calce e acido solforico. Per questi motivi la “scelta lungimirante” di cui si vanta Rolfi non ha inciso in alcun modo nel limitare l’attività criminosa di questi delinquenti”. Conclude Fiasconaro.