Fase 2, riapertura dal 4 maggio. Probabili partenze scaglionate da regione a regione

Il Cts chiede al governo il lockdown totale
Corso Pradella a Mantova durante il lockdown

“Fase 2” per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Il Governo sta lavorando ai provvedimenti. Stando alle anticipazioni le prime a riaprire saranno le aziende considerate di supporto a filiere essenziali come quella agro alimentare e sanitaria ma anche quelle della meccanica. Poi si passera alle altre attività e infine agli esercizi commerciali. Per quest’ ultimi sicuramente ci sarà l’ingresso scaglionato come avviene adesso per supermercati e farmacie, dove la situazione non cambierà.
Si studia anche la possibilità di piattaforme online di prenotazione dei clienti in modo che ogni riapertura sia legata alla possibilità di prenotare la propria presenza e entrare così pochi alla volta. Il rischio di una ondata di contagi di ritorno infatti è quanto mai concreto, continuano a ripetere gli esperti, e si devono evitare assembramenti di qualsiasi tipo.
La parola d’ordine rimane quindi distanziamento sociale e non è escluso che il numero di ingressi contemporanei nei negozi venga stabilito in base alla superficie libera dell’esercizio. Si pensa anche a dei percorsi che i commercianti dovrebbero realizzare all’interno dei negozi per far incrociare i clienti il meno possibile.
Ad oggi sembrerebbe che librerie e cartolerie possano essere tra le prime a riaprire. Gli ultimi sarebbero i ristoranti e i bar con tavoli. Più difficile la situazione per i bar con solo il bancone visto che è quasi impossibile garantire il distanziamento tra le persone.
La data ad oggi più probabile per l’avvio della Fase 2 al momento è il 4 maggio ma solo se l’indice R0 (il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto in una popolazione completamente suscettibile, cioè mai venuta a contatto con il virus) sarà prossimo alle zero. Per questo fino ad allora è fondamentale rispettare la regola di rimanere a casa. Possibile che la graduale ripartenza avvenga con differenze tra regione e regione.
Dopo il 13 aprile però alcune imprese otterranno l’autorizzazione a riprendere l’attività se saranno in grado di garantire tutti i dispositivi di protezione per i lavoratori. Già domani il premier Giuseppe Conte potrebbe firmare un decreto per confermare i divieti di spostamento per i cittadini e autorizzare alcune imprese a riprendere l’attività subito dopo le festività pasquali.