Federmeccanica incontra il territorio mantovano in due realtà simbolo: la Marcegaglia e la Zanotti Daikin

MANTOVA – Dopo 8 anni, Federmeccanica è tornata in territorio mantovano per incontrare le realtà produttive del settore metalmeccanico. Un evento organizzato insieme a Confindustria Mantova, nell’ottica della strategia quadriennale di quest’ultima improntata su territorio, cultura ed innovazione, con al centro le filiere ed i distretti. Circa una trentina le aziende che hanno partecipato ai due momenti di incontro, la mattina presso Marcegaglia a Gazoldo deli Ippoliti ed il pomeriggio alla Zanotti Daikin a Pegognaga.

“Grazie alle due aziende associate che ci hanno ospitato – il commento di Tommaso Sarzi Amadè, vice presidente sezione metallurgica siderurgica di Confindustria Mantova ed Amministratore Delegato di Ofar spa (gruppo Giva) – ed a tutte quelle che hanno partecipato. Questo incontro organizzato da Confindustria Mantova e Federmeccanica è stato una utile occasione di approfondimento e confronto sui temi più attuali ed panoramica sulle prospettive del settore metalmeccanico”.

Soddisfatto della buona riuscita della giornata è il Direttore Generale di Federmeccanica, Stefano Franchi: “E’ stata una giornata intensa e molto stimolante vissuta oggi a Mantova, in due grandi aziende – Marcegaglia e Zanotti Daikin- che ben rappresentano l’eccellenza della manifattura, di quel Made in Italy che è anche Invented in Italy. Insieme a Confindustria Mantova, che come noi sta portando avanti un forte percorso di rinnovamento, siamo entrati nelle fabbriche metalmeccaniche-meccatroniche là dove batte il cuore dell’Industria, là dove si produce valore e si diffondono valori. Il nostro obiettivo è far conoscere il ruolo e l’importanza delle Imprese per le comunità locali e più in generale per il Paese. Noi ci impegniamo per rappresentarle tutte, da quella più grande alla più piccola, da quella che cresce a quella che incontra difficoltà. Non lasciamo indietro nessuno e andiamo avanti per realizzare un vero e proprio cambiamento culturale. Siamo ormai dentro un complesso percorso di transizione tecnologica ed ecologica che le nostre imprese stanno affrontando con quella capacità di innovare che le contraddistingue. Non possono però essere lasciate da sole, soprattutto considerando le crisi che si sono succedute in questi ultimi due anni che rendono ancora più complicato attraversare questa fase di cambiamento. Ognuno deve fare la sua parte, noi non ci tiriamo indietro, ma per non lasciare indietro nessuno serve il contributo di tutti, anche delle istituzioni Nazionali e locali. D’altronde le nostre imprese perseguono un interesse generale, sono un bene d’interesse comune. In esse vediamo un’attenzione sempre maggiore alle persone e all’ambiente. Come dimostrano le imprese visitate oggi a Mantova. Imprese inclusive che puntano ad una crescita sostenibile. Per questo nell’era dell’automazione e della robotica si può e si deve parlare di un nuovo umanesimo metalmeccanico. Questo è quello che anche qui a Mantova abbiamo potuto toccare con mano. Questo è quello che siamo”.