Fiasconaro (M5S): “Studio epidemiologico Cremona in stallo. Temiamo venga esternalizzato. Regione risponda in modo rapido e puntuale”

MANTOVA – Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Fiasconaro, assieme al collega Marco Degli Angeli ha presentato un’interrogazione al fine di ottenere una timeline dello studio epidemiologico di Cremona, fermo ormai da quasi 2 anni. Una questione annosa, sulla quale i consiglieri pentastellati sono intervenuti più di una volta. “Tuttavia – hanno denunciato Fiasconaro e Degli Angeli – tutto tace. Nonostante le istanze del territorio e l’importanza più volte sottolineata che lo studio epidemiologico ha per Cremona e per tutto il territorio dell’Ats Valpadana”.

“Nonostante la progettualità dello studio sia ad un punto di stallo – proseguono i pentastellati -, questo avrebbe consentito, oltre ad una prima rappresentazione dello stato di salute della popolazione e delle fonti emissive del territorio, anche il raggiungimento di diversi risultati, come ad esempio la costruzione di una coorte pediatrica anziché l’individuazione di tutti gli eventi avversi della riproduzione”.

“Considerando poi che lo stesso ISS (Istituto Superiore di Sanità) – spiegano Fiasconaro e Degli Angeli – ha formalizzato un accordo di collaborazione scientifica con l’Osservatorio epidemiologico al fine di inserire la variante epidemica del Covid all’interno dello studio, ha dell’incredibile che tale progettualità sia nello stallo più totale, visto soprattutto che ci troviamo nel catino della Pianura Padana nonché tra le provincie che hanno registrato la più alta incidenza di mortalità da Covid”.

Considerata poi la quiescenza di molti professionisti dello staff epidemiologico, tra cui il suo ex direttore, il professor Paolo Ricci, per la quale non è stata ancora affiancata nessun’altra figura, a preoccupare i due consiglieri c’è un altro timore: la presunta esternalizzazione dei servizi in capo all’Osservatorio epidemiologico. “Voci per ora, ma se i nostri timori venissero confermati – spiega Fiasconaro – ci troveremmo innanzi ad un fatto molto grave: ossia al rischio di perdere il prezioso know how, non rispettando nemmeno i POAS e gli obiettivi della legge sanitaria regionale e di impoverire, di conseguenza, non solo una sanità pubblica già ridotta al osso, ma anche e soprattutto l’intero territorio di Crema, Cremona e Mantova”. Fiasconaro rimarca perentorio: “Sembrerebbe quasi che l’emergenza pandemica stia mimetizzato lo smantellamento di un servizio che, anche per volontà della stessa Regione Lombardia, dovrebbe essere strategico per il territorio. Vogliamo chiarezza e soprattutto vorremmo comprendere quale sia il futuro di questo studio epidemiologico. Per questo motivo, in merito alle nostre richieste fatte per mezzo dell’interrogazione – concludono i due consiglieri – ci aspettiamo risposte certe, puntuali e soprattutto solerti”.