Figliuolo già al lavoro: esercito in campo e ipotesi drive through per i vaccini

Figliuolo già al lavoro: esercito in campo e ipotesi drive through per i vaccini
Francesco Paolo Figliuolo

Una collaborazione strettissima con la Protezione Civile e il suo nuovo responsabile Fabrizio Curcio, subito un confronto con i ministro della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, per stringere i tempi e dare un’accelerata alla campagna vaccinale. Stop, almeno per il momento ai vaccinator, i quindicimila vaccinatori che Domenico Arcuri voleva mettere in campo con un bando poi arenatosi.
Sono le prime mosse del nuovo commissario dell’emergenza Covid,
il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante in capo della logistica dell’Esercito, l’uomo scelto da Draghi al posto di Arcuri, per gestire la campagna vaccinale.
E Figliuolo, così come è su consuetudine, non ha perso tempo. Ha già incontrato Curcio e i ministri Speranza e Gelmini con cui si confronterà di nuovo a brevissimo. Perchè bisogna fare in fretta: essere pronti per aprile quando le previsioni parlano di 64 milioni di vaccini in arrivo. Ci sono i medici e le strutture per far fronte a una imponente vaccinazione di massa? Al momento pare non si sappia nemmeno di preciso quanti vaccinatori serviranno. Il bando di Arcuri mai di fatto decollato parlava di 3 mila medici, 12 mila infermieri e 1500 infermieri.
Il 23 febbraio Governo, Regioni e sindacati hanno siglato il protocollo d’intesa nazionale per coinvolgere i medici di famiglia nella campagna vaccinale. Questi però, potranno somministrare solo il vaccino AstraZeneca o quelli di altre case farmaceutiche che, a differenza di Pfizer e Moderna, non richiedono condizioni particolari per la conservazione.
Bisogna dunque accelerare sul reclutamento del personale sanitario ed è quello che Figliuolo vuole fare dando al piano vaccinale una articolazione militare, calata in ogni provincia in collaborazione con le Autorità sanitarie dei territori. 
Intanto non è ancora chiaro cosa ne sarà dei medici del bando di Arcuri che aspettavano ancora di essere contrattualizzati
E poi c’è la questione dei punti vaccinali. Il generale ha già avuto  la disponibilità dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, per trasformare i “drive through”, 147 in tutta Italia, da presidi per i tamponi a a punti per la somministrazione dei vaccini. Il ministero prevede di riuscire ad aumentare il numero delle strutture fino a 200. Ma potrebbero venire messe a disposizione anche le caserme e altre strutture militari.
Grande collaborazione con la Difesa dunque e una sinergia strettissima con la Protezione Civile e i suoi 300 mila uomini, in particolare per la distribuzione dei vaccini.
Proprio questo sarà il tema dell’incontro, annunciato ieri sera dal ministro Gelmini in conferenza stampa, venerdì prossimo di Figliuolo, Curcio, Speranza, la stessa Gelmini, Conferenza delle Regioni, Province e Comuni. Parole d’ordine fare in fretta e soprattutto non buttare via altro tempo prezioso. Gli italiani hanno bisogno dei vaccini.