Focolaio Covid a Rodigo: tamponi a tappeto a tutti dipendenti. Dall’azienda Francescon: “Tutto sotto controllo”

RODIGO –  Prosegue senza sosta il lavoro dell’Ast Valapdana nell’azienda agricola di Rodigo di proprietà di Francescon, azienda leader nella coltivazione dei meloni, dove è stato scoperto un maxi focolaio di Covid.
97 i casi positivi registrati, dei quali uno è ricoverato in ospedale a Mantova, tre mostrano sintomi lievi e gli altri sono asintomatici. Dalla stessa azienda, sottoposta a sanificazione e i soggetti risultati positivi sono stati messi in isolamento, dichiarano che sarebbe tutto comunque sotto controllo. Intanto si eseguono screening ‘a tappeto’ con tampone nasofaringeo su tutti gli impiegati nella azienda onde evitare nel caso il propagarsi dell’infezione e quindi circoscrivere il focolaio.
Come detto già ieri da direttore generale dell’Ats Valpadana Salvatore Mannino, le aziende agricole sono considerate siti produttivi sensibili e per questo, ancor prima di tale segnalazione, Ats ha già programmato interventi di screening, anche in assenza di segnalazioni di casi di positività. Del resto Regione Lombardia ha attivato un protocollo anti Covid, attivo dal primo di agosto, per i lavoratori stagionali impiegati nelle aziende agricole. Il protocollo prevede che la stessa Ats acquisisca dall’Inps l’elenco delle persone straniere e italiane assunte temporaneamente per le quali, tra l’altro, è obbligata l’effettuazione dei tamponi durante la visita pre-assuntiva effettuata dal medico competente (la visita prevede l’obbligo di offerta del tampone) o comunque entro la seconda settimana di agosto per quelli già al lavoro alla data dell’1 di agosto.
Per non parlare poi delle misure sanitarie obbligate quali la misurazione della temperatura ad inizio turno lavorativo e la disposizione, da parte dell’azienda, dei dispositivi personali di protezione sanitaria.

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