MANTOVA – Un Consiglio Comunale fuori dalla realtà e una tangenziale che sa di vecchio: è questo il riassunto della questione tangenziale Ovest per i rappresentanti di Fridays For Future Mantova.
“Lunedì in Consiglio Comunale si è discussa l’approvazione allo studio di fattibilità rispetto al progetto di realizzazione della tangenziale Ovest per ridurre gli afflussi di traffico – si legge nella nota diffusa dall’associazione – la tangenziale Ovest è una chimera di cui si parla a Mantova da ormai quarant’anni, mai completata per ragioni economiche, edili e di tutela ambientale. La tangenziale attraverserebbe la riserva del Parco del Mincio, addirittura passando sopra (o sotto) il fiume.
Lo studio di fattibilità servirà all’analisi di vantaggi e svantaggi, analisi che ci auguriamo
tenga in considerazione l’impatto ambientale dell’opera.
Crediamo sia necessario sottolineare il fatto che un investimento pari alla metà della metà della spesa prevista per la tangenziale (da quanto stimato almeno 100 milioni di euro) invece destinato al trasporto pubblico, ad oggi sempre più ignorato e abbandonato, sia una scelta più economica con effetti più che positivi sul traffico, sull’inquinamento e sulla spesa dei singoli cittadini per lo spostamento, nonché una soluzione più immediata che la costruzione di una mega infrastruttura. Un investimento che però sia la Regione che la Provincia sembrano molto distanti da voler affrontare, preferendo investire su una tangenziale costosa, sia economicamente che ambientalmente, che avrà quindi anche ricadute negative sulla salute dei cittadini (per non parlare del fatto che se l’infrastruttura non verrà mai realizzata, come spesso accade in questi casi, non si sarà risolto alcun problema)”.
Fridays For Future Mantova entra poi nel merito del Consiglio Comunale sostenendo che la politica, sia di maggioranze che di minoranza, pensi più allo sviluppo e alla ricchezza che non al rispetto dell’ambiente e questo riguardo alla tangenziale, alla Mantova-Cremona, al Ti-Bre, “senza fermarsi sul fatto – proseguono – che tutte queste opere hanno portato ad avere 421.86 ppm di CO2 in atmosfera, e il nostro territorio ad essere uno dei più inquinati al mondo, nonché la prima provincia per consumo di suolo pro-capite nella prima regione in Italia per consumo di suolo”.
“Le infrastrutture, seppur in certi casi utili – concludono – non possono essere considerate per definizione “positive”, soprattutto quando, a causa di iter burocratici infiniti e spese ingenti, sia ambientali che economiche hanno portato ad un nulla di fatto con pezzi di strada inconclusi. Realizzare strade non è l’unica via per risolvere il problema del traffico, ci sono altri mezzi, come potenziare il trasporto pubblico. Per questo consideriamo inaccettabili, negazioniste e disinformative certe affermazioni sentite in Consiglio Comunale, non solo come ambientalisti ma come cittadini”.