Frode contributi agricoli, parte il processo: 10 persone accusate di truffa

MANTOVA – E’ cominciato ieri in tribunale a Mantova il processo che vede coinvolte una decina di persone con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, legata all’ottenimento di fondi pubblici per l’agricoltura. Al centro della vicenda una giovane imprenditrice che avrebbe ottenuto contributi dalla Regione Lombardia, destinati a sostenere i primi insediamenti di giovani in agricoltura, per poi cedere i titoli a terzi che non ne avrebbero avuto diritto.

L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere, prende in esame il periodo compreso tra il 2013 e il 2018. I fatti più datati, risalenti al triennio 2013-2015, rischiano però di cadere in prescrizione. In aula, il luogotenente Gennaro Petrella ha ricostruito il presunto schema utilizzato per ottenere indebitamente circa 100mila euro di contributi pubblici.

Secondo l’accusa, la donna avrebbe stipulato contratti d’affitto per oltre 250 ettari di terreni agricoli, utilizzati per ottenere i titoli richiesti dalla normativa regionale per accedere ai fondi. Ma l’attività sarebbe durata solo pochi mesi e, una volta decaduti i contratti, quei titoli sarebbero stati ceduti a basso prezzo – circa 5 euro l’ettaro – ad altre aziende, generando un valore stimato attorno ai 400mila euro in contributi complessivi.

Dalle prime testimonianze emerge inoltre come i vari soggetti coinvolti – tra cui lo stesso marito della donna, proprietario di parte dei terreni – fossero legati da rapporti familiari e agissero in modo coordinato. Regione Lombardia si è costituita parte civile nel procedimento, rappresentata dall’avvocato Alessandra Zinniti. Il processo proseguirà il 17 dicembre con l’audizione di altri testimoni, mentre un’ulteriore udienza è stata fissata per febbraio 2026.