Gestione dell’acqua, Consorzio Mincio: servono più fondi, Tavolo regionale diventi permanente

MANTOVA – Scongiurato il pericolo siccità per la stagione irrigua in corso, il tema affrontato ieri pomeriggio al Tavolo di Regione Lombardia sull’acqua ha riguardato. la gestione delle risorse idriche e la manutenzione degli argini dopo giorni di piogge intense, bombe d’acqua e grandinate che hanno colpito in diversa misura i territori della provincia di Mantova e della Lombardia.

La richiesta avanzata agli assessori regionali Alessandro Beduschi (Agricoltura) e Massimo Sertori (Enti locali) da parte dei Consorzi di bonifica Garda Chiese e Territori del Mincio, che fanno capo al Consorzio di secondo grado Mincio guidato da Massimo Lorenzi, è quella di rendere permanente il Tavolo istituzionale, anche per rendere più fluidi i confronti con enti, istituzioni e consorzi per la gestione dell’acqua delle Regioni Veneto e Trentino, con cui il territorio mantovano deve inevitabilmente confrontarsi.

“Grazie al sostegno di Regione Lombardia e alla cabina di regia alla quale hanno partecipato gli assessori Beduschi e Sartori – ha commentato nel corso del Tavolo tecnico il presidente del Consorzio Mincio, Massimo Lorenzi – possiamo contare su rapporti più distesi rispetto al passato, a vantaggio anche del sistema irriguo mantovano”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente di Coldiretti Mantova e vicepresidente di Coldiretti Lombardia, Paolo Carra. “Ringraziamo la regia di Regione Lombardia, che con il Tavolo sulla gestione idrica ha permesso, nei momenti in cui non era scontata la disponibilità idrica, di trovare uno spiraglio di luce fra tutti i soggetti coinvolti – ha dichiarato ieri pomeriggio il presidente Carra -. Ritengo molto importante che Regione Lombardia, anche in futuro, continui a coordinare tutti gli stakeholder del sistema acqua, dal mondo agricolo ai gestori dei bacini idroelettrici, ai consorzi di bonifica”.

L’incontro di ieri a Milano è stata anche l’occasione per affrontare il nodo delle risorse economiche necessarie per continuare ad offrire servizi di bonifica legati alle ingenti precipitazioni che hanno colpito la Lombardia e i diversi territori e alla manutenzione degli argini o, in alcuni casi, al loro rapido ripristino. “Siamo passati da un’emergenza siccità a un problema inverso, di abbondanza di acqua, con maggiori oneri per i consorzi di bonifica”, hanno ricordato gli operatori.

Le previsioni meteo, in questa fase, non sono ancora del tutto fuori da una situazione emergenziale, in quanto sono previste precipitazioni abbondanti per il prossimo fine settimana.

Il modello irriguo mantovano esce promosso. “Anche la soluzione a scorrimento, talvolta criticata per un presunto dispendio di acqua, si è invece dimostrata l’unica modalità in grado di sostenere le grandi piogge dei giorni scorsi – hanno commentato i rappresentanti dei consorzi di bonifica legati al Garda -. Un modello di irrigazione per aspersione non avrebbe saputo far defluire i grandi quantitativi di pioggia caduti in poco tempo”.