GONZAGA – Un piano industriale ambizioso, nuove sinergie con realtà fieristiche consolidate come Parma e Milano, e una riforma statutaria per rendere più snella e inclusiva la governance della Fiera Millenaria. Sono questi gli obiettivi tracciati da Matteo Lasagna, nuovo presidente della Fiera, presentato ufficialmente questa mattina alla presenza della sindaca di Gonzaga Elisabetta Galeotti e del direttore Christian Rebuzzi.
Il piano, che dovrebbe essere illustrato entro una ventina di giorni, punta a rilanciare la Millenaria nel 2026, anno cruciale per il futuro del polo fieristico di Gonzaga. “Preferisco parlare di linee guida – ha spiegato Lasagna – perché il piano dovrà tenere conto della situazione economica, dei nuovi eventi, dei bandi regionali in arrivo, del consolidamento delle manifestazioni già in calendario e, soprattutto, dell’apertura a nuovi soci e a nuove prospettive di visibilità per un territorio strategico, al crocevia tra Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia”.
Lasagna ha sottolineato l’importanza di una visione condivisa: “Il piano industriale dovrà essere realizzato e approvato da tutti i soci. Cambierà anche l’approccio: si amministra un ente pubblico, e questo comporta responsabilità. Ringrazio il Comune di Gonzaga, socio di maggioranza, per la fiducia riposta nella mia persona. Spero di rappresentare una figura di equilibrio, capace di generare armonia e collaborazione all’interno della compagine societaria”.
Sul fronte delle collaborazioni, Lasagna ha confermato l’esistenza di un dialogo già avviato con CremonaFiere: “Anche loro, come noi, devono cercare sinergie. Il panorama fieristico, anche a causa delle trasformazioni tecnologiche, sta attraversando un momento difficile. Ma non si tratta solo di esposizione: il valore aggiunto è nel rapporto tra chi vende e chi compra. Da qui può partire un rilancio, anche attraverso collaborazioni con realtà come Parma e Milano”.
Il presidente ha poi evidenziato il potenziale del territorio: “Siamo nel cuore della food valley e dell’Oltrepò mantovano, un unicum che può vantare eccellenze come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano. Questo è un biglietto da visita straordinario per rafforzare la nostra attività. Dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo, colmare il gap economico che la Fiera ha – e non lo nascondiamo – e mettere in sicurezza questi spazi, frutto del sacrificio di tanti. Non possono essere abbandonati, ma rilanciati. È questa la motivazione che mi ha spinto ad accettare l’incarico”.
A margine, Lasagna ha voluto chiudere le polemiche politiche dei giorni scorsi legate alla possibile nomina di Giuseppe Brandani, ex sindaco di San Giacomo delle Segnate: “Vorrei staccarmi dalla politica, lasciando a ciascuno la propria visione, ma ricordando che la Fiera Millenaria è di tutti, non di una parte politica. Non deve essere motivo di tensioni. Chi non condividerà il piano industriale potrà esprimere il proprio dissenso, ma chi ha buona volontà si siederà al tavolo per trovare soluzioni”.
Uno dei punti centrali sarà la riforma dello statuto: “Non è un dettaglio da inserire per riempire un programma. Con la riforma, i soci potranno uscire, essere confermati o aumentati. Sarà un modo serio, laico e trasparente per confrontarsi e costruire il futuro del nostro territorio. Saranno poi i cittadini mantovani a giudicare l’operato del presidente, del direttore, del CdA e di chi lavora per la Fiera, che non appartiene a pochi, ma a tutti”.
Infine, Lasagna ha ribadito l’impegno per migliorare l’esperienza di espositori e visitatori: “Dobbiamo offrire a chi espone una ‘comfort zone’ con condizioni economiche e logistiche ottimali, e ai visitatori una spesa contenuta e una fruibilità migliore. Obiettivi che si raggiungono con nuovi sponsor, nuovi soci, bandi e il sostegno della Regione Lombardia. Dobbiamo tornare ad essere attrattivi”.
La prima cittadina Galeotti ha espresso il proprio apprezzamento per l’approccio del nuovo presidente: “La Fiera Millenaria è un quartiere fieristico di dimensioni contenute, con possibilità limitate rispetto a città più grandi. Il dialogo con la politica regionale e nazionale aveva proprio l’obiettivo di far convergere le energie sul polo fieristico di Gonzaga, che deve tornare a essere un punto di riferimento per tutto il territorio mantovano. È un luogo in cui tutti devono investire, perché ha ancora molto da offrire”.












