Grazie a Fondazione Comunità Mantovana e Gruppo Saviola 22 letti nuovi al Mazzali

MANTOVA – Grazie al contributo di Fondazione Comunità Mantovana e a Gruppo Saviola è stato possibile l’acquisto di 22 letti di ultima generazione,  per un ammontare complessivo di 42 mila euro, che sono stati collocati al primo e al secondo piano dell’ala est della Fondazione in sostituzione di quelli più vecchi e meno performanti.

L’assistenza a persone allettate o a persone con particolari condizioni cliniche è più confortevole ed efficace per il paziente se il letto è dotato di caratteristiche avanzate e consente agli operatori di lavorare meglio e più in sicurezza.

“Nelle RSA  il letto di degenza non è solo un arredo per il riposo, ma è soprattutto uno strumento di cura che normativamente va inquadrato tra gli elettromedicali – spiega la presidente Mara Gazzoni -. È nostra intenzione rendere sempre più confortevole l’assistenza sociosanitaria prestata agli utenti dei servizi a degenza piena. Le nostre risorse, purtroppo al momento, non consentono investimenti straordinari se non grazie alla generosità di donatori”.

I nuovi letti consentono  movimenti elettrici indipendenti, abbassamento fino a terra (anche fino a 23 cm) del piano del materasso,  posizione trendelenburg e antitrendelenburg, sponde di protezione anticaduta sdoppiate (realizzate anche in materiale non rigido o dotato di protezione per i colpi) che permettono la massima protezione per l’ospite senza ricadere nella contenzione.

Ed è su questi aspetti che si è concentrata l’attenzione dei medici e dei tecnici della Fondazione con un obiettivo, trasformare il letto su cui l’ospite trascorre molte ore al giorno (e talvolta tutto il suo tempo) in uno strumento terapeutico dotato di tutte le funzioni che permettono di agevolare i movimenti. Quindi è fondamentale garantire il miglior riposo possibile, ma anche porre le basi per un efficace e sicuro lavoro di cura.

La terza età e la condizione di non autosufficienza vanno viste come uno stato dell’esistenza nel quale sono naturalmente maggiori le esigenze di comfort, sicurezza ed assistenza.

Al centro di questo progetto il letto è  inteso come dispositivo elettromedicale e strumento polifunzionale attorno al quale ruota un insieme di benefici , ergonomici, terapeutici, funzionali e addirittura psicologici rivolti sia all’ospite che agli operatori. Superando drasticamente la dimensione statica e passiva, il letto è la base dinamica e intelligente che guida l’interazione dell’ospite con l’ambiente: con il relax, con le attività, con il benessere, con le cure e,- non ultimo, con lo stimolo del mantenimento delle capacità residue.