I lavori del Garda-Chiese riportano l’Osone nell’alveo originario garantendo sicurezza idraulica e tutela ambientale

CASTELLUCCHIO – Un intervento di riqualificazione ambientale che ha permesso di riportare il corso d’acqua nell’alveo originario del canale Osone, il cui percorso nel Dopoguerra era stato deviato e reso rettilineo per motivi di regimazione, determinando così però la rettifica di numerose anse e, di conseguenza, l’incremento della pendenza e della forza erosiva dell’acqua nonchè il formarsi di numerose frane.
E’ quello realizzato dal Consorzio di Bonifica Garda Chiese a Castellucchio e inaugurato stamani alla presenza di numerose autorità e con la partecipazione dei bambini delle scuole del paese.

“In passato – ha affermato il presidente del Consorzio Garda Chiese, Aldo Bignotti – a fronte dell’efficienza idraulica si è avuto spesso un impoverimento del paesaggio e del contesto agricolo. Oggi il Consorzio, con il supporto di Regione, di Anbi Lombardia e dei Comuni del territorio, vuole provare a invertire questa tendenza, coniugando la distribuzione irrigua, la sicurezza idraulica e la tutela ambientale e mettendo in campo la cosiddetta “manutenzione gentile” dei corsi d’acqua: studi effettuati recentemente da alcuni Consorzi italiani hanno evidenziato come l’esecuzione di interventi di sicurezza idrogeologica di questo tipo comportino benefici non solo per gli ecosistemi acquatici locali, ma anche per l’ambiente nel suo complesso. L’intervento di riqualificazione dell’Osone è un esempio emblematico di come le tematiche di sicurezza idraulica e di tutela ambientale non siano antitetiche, ma possano rafforzarsi a vicenda: se da un lato il consolidamento strutturale dell’alveo migliora il deflusso delle acque e quindi la sicurezza per la popolazione di Castellucchio, dall’altro la ricostruzione dell’andamento sinuoso del corso d’acqua e la messa a dimora della vegetazione autoctona ricreano quell’ambiente fluviale di pianura ricco di acqua e di biodiversità che arricchisce il patrimonio paesaggistico in cui viviamo, e che aumenta la capacità di autoregolazione del corso d’acqua”.

ll progetto è costato 200 mila euro ed è stato finanziato dall’Assessorato Ambiente e Clima di Regione Lombardia su proposta di Anbi Lombardia. Ed è stata la stessa Regione, presente oggi a Castellucchio con l’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, a ribadirne l’importanza anche dal punto di vista ambientalistico.
I lavori da poco conclusi, e oggi inaugurati, hanno permesso infatti la riattivazione di un antico meandro del canale Osone, la riqualificazione delle sponde degradate, la creazione di un’area boscata in sponda sinistra e interventi localizzati di ripresa delle frane con tecniche di ingegneria naturalistica; ciò ha permesso di valorizzare dal punto di vista ambientale un tratto di canale degradato, migliorando al contempo la sua funzionalità idraulica. “La valorizzazione del tratto di corso d’acqua consentirà inoltre una migliore fruizione da parte della cittadinanza, visto il vicino contesto urbano e la presenza di percorsi ciclopedonali nelle vicinanze” così come sottolineato anche dal sindaco di Castellucchio Romano Monicelli. 
Un intervento dunque che unisce una valenza idraulica, ambientale e paesaggistica e che conferma l’importanza dell’attività dei Consorzi di Bonifica su cui ha insistito in particolare il presidente di Anbi Lombardia Alessandro Rota.

All’inaugurazione dei lavori erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Provincia Carlo Bottani, il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer, il presidente del Consorzio Mincio Massimo Lorenzi, il direttore di Anbi-Lombardia Gladys Lucchelli, il sindaco di Rodigo Gianni Grassi, il direttore generale del Consorzio Garda-Chiese Paolo Magri, e il docente dell’Università degli Studi di Milano Alessio Cislaghi.

Tutti i dettagli nel video servizio con le interviste al presidente del Consorzio di Bonifica Garda-Chiese Aldo Bignotti, all’assessore regionale Ambiente e Clima Giorgio Maione, al sindaco di Castellucchio Romano Monicelli e al presidente di Anbi Lombardia Alessandro Rota