Il pneumolgo Richeldi (Cts): “Un terzo dei ricoverati covid potrebbe stare a casa, stiamo intasando gli ospedali”

In Italia un terzo dei ricoverati Covid potrebbe rimanere a casa e non intasare i reparti come invece sta accadendo oggi. Ad affermarlo al Corriere della Sera è Luca Richeldi, pneumologo del  Policlinico Gemelli e componente del comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza covid in Italia.
“Il problema ora non sono più solo le terapie intensive ma il grande numero di pazienti che, spontaneamente o su consiglio del medico curante, arrivano al pronto soccorso con sintomi. Sono spaventati, spesso è difficile rimandarli a casa e vanno ricoverati. Credo che il fenomeno riguardi almeno un terzo di quelli che entrano in ospedale” ha spiegato Richeldi sottolineando che “Le persone con sintomi non gravi dovrebbero essere curate a casa quanto più possibile e gestite a distanza”.
Per questo “La società italiana di pneumologia sta avviando una campagna di donazione. Verranno distribuiti attraverso la rete delle farmacie 40mila saturimetri in modo da misurare autonomamente l’ossigenazione nel sangue. Con valori sopra il 92%, si può escludere ragionevolmente la polmonite”.