MANTOVA – L’ospedale Carlo Poma di Mantova si attrezza al meglio per far fronte all’emergenza coronavirus. Oggi pomeriggio l’Unità di crisi di Asst ha visto la partecipazione del sindaco di Mantova Mattia Palazzi e dei consiglieri regionali del Alessandra Cappellari, Antonella Forattini, Andrea Fiasconaro e Barbara Mazzali.
E’stata questa l’occasione per fare il punto della situazione anche per quanto riguarda i posti letto dell’ospedale del capoluogo a disposizione per i pazienti che dovessero contrarre il virus.
Sono 77, 49 destinati ai casi ancora incerti, a “pressione positiva” che permette di proteggere i soggetti immunodepressi dal contatto con agenti esterni ,e 29 invece riservati ai pazienti già risultati contagiati a pressione negativa che non consente il passaggio di agenti infettivi dall’interno all’esterno della stanza.
6 i posti in terapia intensiva, 4 per i pazienti per cui non si conosce l’esito dei test, e 2 per quelli di cui si è sicuri del contagio.
Sarà poi riattivato l‘ex Tin (Terapia intensiva neonatale) dove si ricaveranno dagli 8 ai 12 posti letto, a seconda delle condizioni dei pazienti.
I consiglieri Cappellari e Forattini hanno sottolineato l’ottima organizzazione del presidio ospedaliero, pronto peraltro a ricevere pazienti da altri ospedali, e il grande sforzo organizzativo che si sta compiendo per far fronte all’emergenza.