MANTOVA – Oggi il sindaco di Mantova Palazzi ha visitato la casa di cura San Clemente di Mantova per incontrare il suo personale e visitarne alcuni spazi storicamente dediti alla riabilitazione ed alla cura dei malati acuti, concittadini ma non solo.
Il primo cittadino è stato accolto in una sala gremita da Madre Loredana Gavazzi delle Ancelle della Carità, che dirige la struttura, dal professor Fabio Russo, consigliere delegato della Fondazione Teresa Camplani di cui il San Clemente fa parte insieme alla “Domus Salutis” di Brescia e la “Ancelle della Carità” di Cremona, medici, infermieri ed amministrativi della struttura sanitaria. “E’ una realtà storica la nostra – ha detto la rappresentante religiosa -, unica alternativa all’ospedale civile Carlo Poma e molto cara ai mantovani. E’ dal lontano 1852 che le Ancelle operano sul territorio, da quando la nostra fondatrice, Suor Maria Crocifissa di Rosa venne da Brescia con quattro novizie richieste dalla direzione dell’ospedale civile per assistere le ammalate. Iniziarono con grande spirito di sacrificio, senza acqua e luogo dove dormire, ma con gioia e dedizione, passione per l’uomo sofferente, ed iniziarono la nuova missione che oggi continua in ambiente sanitario. Siamo una struttura privata convenzionata con il sistema sanitario nazionale. Poniamo al centro delle nostre azioni i bisogni della persona malata e della famiglia, con l’attenzione alle dimensioni fisica, psicologica e spirituale”. Il San Clemente ha un’immagine positiva per la sua storia, per molte sorelle che vi hanno prestato servizio e la professionalità, ma in primis per l’approccio che riservano alla persona.
“Ringrazio tutto il personale della struttura mantovana dedita alla cura dei malati acuti e alla riabilitazione, e di tutta la Fondazione – ha aggiunto il dotto Russo -: la Congregazione delle Ancelle non opera a scopo di lucro, qui i dividendi sono la quota di salute che si riesce a distribuire tra i cittadini”.
“Ringrazio le sorelle e la Madre superiora – ha aggiunto Palazzi – per l’accoglienza e per l’opera quotidiana di tutti gli operatori e operatrici che negli anni ha reso San Clemente un’istituzione non profit di primaria qualità e umanità”.
Il sindaco Palazzi, prima di lasciare la struttura sanitaria, ha poi visitato alcuni reparti.