Il sottosegretario Molteni: “Sarà potenziato l’organico della Questura di Mantova”

Il sottosegretario Molteni e il Questore Roatta

MANTOVA – “A Mantova saranno rafforzati gli organici della Polizia di Stato. Già a giugno dovrebbero arrivare nuovi poliziotti”. A dirlo oggi il sottosegretario al Ministero dell’Interno, il leghista Nicola Molteni, a Mantova prima per le visite istituzionali in Prefettura e in Questura e poi in giro per la provincia per sostenere i candidati sindaco di Castelbelforte Massimiliano Gazzani, di Porto Mantovano Maria Paola Salvarani e di Medole Luca Vivaldini.
Accompagnato dal deputato mantovano Andrea Dara, il sottosegretario prima ha avuto un incontro con il prefetto Gerlando Iorio e poi con il questore Giannina Roatta. Ed è proprio al termine di questo che Molteni ha dichiarato che saranno potenziati i numeri degli agenti della Polizia di Stato a Mantova, cercando di rimediare almeno in parte a una carenza di organico della Questura virgiliana che si trascina ormai da molti anni.
Molteni ha spiegato che “proprio grazie ai concorsi messi in campo negli ultimi mesi si riuscirà e recuperare parte del gap”.
Alla data del 31 dicembre 2023 le carenze organiche complessive della Polizia di
Stato in Italia ammontavano a 10.271 unità, pari al 9% della dotazione organica prevista dalla legge, risultante dalla differenza tra una dotazione organica pari a 109.408 unità e una forza effettiva pari a 99.137 unità. I poliziotti italiani sono tra l’altro i più vecchi in Europa e, secondo il sottosegretario, “le nuove assunzioni serviranno anche ad abbassare l’età media degli agenti”.
Molteni ha parlato anche di sicurezza, plaudendo al lavoro fatto “da Prefettura e Questura a Mantova”. Ha evidenziato come l’attenzione del Governo sia molto alta nel contrasto ai reati predatori e allo spaccio, oltre che alla criminalità giovanile con il fenomeno sempre più diffuso delle baby gang. Poi ha affrontato anche il tema delle espulsioni degli stranieri pericolosi per il quale ha ribadito “l’importanza della celerità” e l’aumento dei Cpr, i Centri per il Rimpatrio.
Proprio pochi giorni fa Molteni aveva annunciato che il Governo sta ragionando sulla realizzazione di un secondo Cpr a Milano, “una struttura di adeguate dimensioni per rimpatriare i tanti migranti irregolari problematici che in particolare gravitano nelle aree delle stazioni. Una struttura che dovrà trattenere soggetti altamente pericolosi come l’immigrato che ha tentato di uccidere un poliziotto, un criminale che era gravato da decreto di espulsione ma non era trattenuto in un Cpr per mancanza di posti disponibili”.

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