Il Tar dà l’ok all’antenna Iliad sopra il ‘San Lorenzo’. Scontro in Comune tra FI e maggioranza

MANTOVA – La compagnia telefonica Iliad può installare la propria antenna telefonica sul tetto del Grand Hotel San Lorenzo in piazza Concordia, tra i palazzi monumentali nel cuore del centro storico di Mantova. Lo ha sancito il Tar di Brescia che ha accolto il ricorso di Iliad contro il no all’installazione epresso nei mesi scorsi dal Comune di Mantova. Un no che teneva conto del diniego della apposita Commissione locale per il paesaggio del Comune, che aveva motivato il tutto sostenendo “la nuova installazione è ubicata in un contesto caratterizzato da una forte sensibilità monumentale ed inoltre considerata la notevole dimensione, è visibile da punti di vista panoramici notevoli di carattere pubblico come il complesso della Ragione, Palazzo del Podestà e la Torre della Gabbia”.
Secondo il Tar : “il fatto che un’area sia sottoposta a vincolo paesistico, e che all’interno dell’area vi siano edifici storici sottoposti a vincolo culturale, non costituisce impedimento assoluto alla realizzazione di tali opere di costruzione”  e ancora: “…gli impianti di telecomunicazione sono ormai una componente necessaria del paesaggio, e dunque non sono più percepibili come un disturbo alla fruizione estetica, essendovi la consapevolezza collettiva che per ragioni funzionali e di sicurezza nessuna parte del territorio può essere sottratta alle connessioni di rete”.
Il Comune è stato condannato anche a pagare le spese processuali di 2 mila euro oltre agli accessori di legge.

Sulla questione tuona il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri che dichiara: “Non c’è stato verso di far comprendere a questo centrosinistra il grave errore di prevedere sin dall’inizio l’ipotesi di consentire l’installazione di stazioni radio base per la telefonia mobile in prossimità degli edifici storici della città. Alla fine solo Forza Italia ha votato contrariamente ad un regolamento che prevedeva nella mappa delle localizzazioni la possibilità per le potentissime imprese di telecomunicazioni di installare i loro impattanti impianti di telecomunicazione nella zona del centro storico cittadino”.
“Lo strapotere delle compagnie telefoniche ha avuto la meglio sull’ente locale che non è corso ai ripari eliminando dal regolamento la possibilità di invadere la parte storica della città con sgradevoli antenne telefoniche. Grande assente della partita è la Sovrintendenza delle belle arti che in passato aveva negato i tendaggi troppo colorati al bar Sociale” sottolinea il capogruppo forzista che continua: “Un errore di sottovalutazione di questa amministrazione di sinistra e dell’assessore all’ambiente Andrea Murari che hanno difeso ideologicamente il proprio regolamento. Dabbenaggine politica? Non credo, se l’assessore si fosse dimostrato più aperto alle osservazioni di Forza Italia non sarebbe incappato in questa situazione che alla fine porterà solo benefici economici al soggetto privato che ospiterà l’antenna sul proprio immobile”.

Che farà dunque ora il Comune? Ricorrerà al Consiglio di Stato? “Valuteremo nei prossimi giorni con i legali” dichiara l’assessore all’ambiente del Comune Andrea Murari che difende il regolamento approvato da via Roma ed evidenzia come “un eventuale ricorso verterebbe sempre su questioni paesaggistiche visto che, dal punto di vista dei limiti di esposizione l’antenna è sicura come attestato dall’Arpa e dai tecnici incaricati dal Comune”.