MANTOVA – Strumenti di monitoraggio e di vigilanza aggiuntivi rispetto a quelli in essere in modo da aumentare il grado di sicurezza nella cartiera di Pro-Gest. Sono queste le richieste che sarebbero state avanzate dopo la visita in cartiera del prefetto di Mantova Gerlando Iorio, avvenuta oggi, a sei giorni di distanza dall’incendio scoppiato nello stabilimento di via Poggio Reale. L’allarme ricordiamo scattò lo scorso 19 maggio alle 4,40.
Le rassicurazioni di Arpa, alla luce dei risultati delle analisi, circa il fatto che i residenti dei quartieri limitrofi alla cartiera non hanno corso pericoli relativamente all’aria respirata dopo l’incendio, non hanno evidentemente fatto desistere il prefetto dal voler approfondire ulteriormente la questione. Iorio peraltro è stato il commissario antiroghi nella Terra dei Fuochi e, pur non essendo assolutamente confrontabile quanto accaduto a Mantova con quello che anni fa succedeva in Campania con i rifiuti tossici, ha senz’altro una grande esperienza sul tema.
Nei quartieri di Cittadella e Colle Aperto, nonostante le rassicurazioni di Arpa, le preoccupazioni intanto non sono svanite. Tra l’altro, a detta di diversi residenti, la sirena della cartiera sarebbe suonata anche alcune notti prima rispetto a quella in cui è scoppiato l’incendio. Chi abita nelle vicinanze dello stabilimento vorrebbe che venisse definito un protocollo d’emergenza per l’area della cartiera esattamente come c’è per le abitazioni vicine al polo chimico.
E intanto il ritorno del caldo torna ad alimentare l’altro timore: quello di passare un’altra estate con le finestre chiuse per via degli odori che si levano dallo stabilimento.