Infortuni sul lavoro e prevenzione: domani il dibattito organizzato da Sinistra Italiana

MANTOVA – La condizione delle persone al lavoro è ancora oggi segnata dalla piaga degli infortuni e delle malattie di origine professionale, con particolare riguardo agli infortuni mortali. La necessità di fare qualcosa di urgente ha indotto il governo ad inserire nel Decreto Legge n. 146 del 21.10.2021, alcuni provvedimenti destinati a pesare non poco nell’organizzazione delle attività di controllo. E’ stato deciso di attribuire le funzioni di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro, oltre che alle ASL (come avviene attualmente) anche all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) che oggi si occupa dei controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro, dell’evasione contributiva, del lavoro nero, ecc.

Questa scelta contiene alcune gravi criticità:

– Si crea un vulnus nell’ordinamento vigente (L.833/78), che colloca la prevenzione e la sicurezza sul lavoro nell’alveo della tutela della salute dei cittadini e che, per questo, ha assegnato i relativi compiti al Servizio Sanitario Nazionale e quindi alle Regioni. In questo caso abbiamo motivo di credere che il ministero della salute non sia stato neppure consultato.

–  Si crea uno sdoppiamento dei soggetti incaricati dell’attività di vigilanza, con inevitabili conflitti che sorgeranno fra i vari enti e con le imprese e i lavoratori, che dovranno vedersela con diversi interlocutori. Se uno dei principali problemi fin qui osservati è stata la mancanza di coordinamento, questo sdoppiamento è destinato a peggiorare le cose.

–  L’attribuzione all’INL dei compiti di vigilanza lancia un messaggio molto chiaro: occorre aumentare i controlli e la repressione degli illeciti. Evidentemente ciò che viene fatto fino ad ora viene ritenuto insufficiente, ed altrettanto evidentemente si pensa che basti incrementare l’attività sanzionatoria per risolvere o ridurre il problema.

– Ma l’Ispettorato del lavoro non ha il personale sufficiente, né competente: non svolge questo tipo di attività da oltre 40 anni, se si esclude l’edilizia. Si dovranno quindi assumere operatori e formarli, cosa non proprio semplice ed immediata.

– Dall’altra parte sul versante delle ASL/ATS abbiamo assistito in questi anni ad una progressiva riduzione del personale (dimezzato in Italia nell’ultimo decennio) e questo grazie sia alle politiche governative, sia alla grave responsabilità delle Regioni.

– Non si è tenuto conto del Piano Nazionale della Prevenzione 2020 – 2025, elaborato dalle ASL, che prevede un approccio strutturato e partecipato alla prevenzione, con piani mirati, piani di comparto, ecc.

– Insomma nella risposta del governo è mancata qualsiasi riflessione “di sistema” su come migliorare la prevenzione nei luoghi di lavoro, sapendo che tale materia è particolarmente complessa, è legata a tanti fattori e a tanti attori protagonisti (le imprese ed i lavoratori), i quali, a loro volta, si muovono dentro scenari in continua evoluzione, nei quali la capacità delle imprese di essere responsabili del proprio destino è spesso solo un illusione formale (vedi le catene degli appalti) e dove non sempre la cultura della sicurezza si è sufficientemente radicata.

Ecco quindi un confronto con e tra i protagonisti del mondo del lavoro su questo tema, perché non è con un nuovo controllore o qualche sanzione in più che si migliorerà la situazione, ma proprio con il coinvolgimento e l’impegno dei lavoratori, delle imprese e dei loro rappresentanti. In questi anni, nei territori dove si sono attuati i piani di prevenzione i risultati si sono visti. Il controllo è sicuramente importante, ma non è tutto.

Se ne parlerà domani alle ore 09,00 – 12,30 al cinema del Carbone. Intervengono:

Interverranno:

Maggiorino Spezia – Sinistra Italiana: Presentazione

Marco Bergamini – Vice presidente API (Associazione Piccole Imprese)

Alberto Righi – Tecnico della Prevenzione (ordine Professionale Tecnici Sanitari)

Elisa Rodighiero – Direttrice CNA (Confederazione Nazionale Artigianato)

Mauro Mantovanelli – Segretario CGIL Mantova con delega alla sicurezza

Massimo Arvati – SNOP (Società Nazionale Operatori della Prevenzione)

Erminia Comencini – Presidente CPP (Comitato Paritetico per la sicurezza e salute in agricoltura)

Conclusioni a cura di:

Onorio Rosati – Sinistra Italiana (Direzione Nazionale, responsabile politiche e crisi industriali)