Infortunio mortale: tecnici al lavoro per capire perchè sia stata espulsa dalla pressa la scheggia di metallo fatale

SUZZARA – Sgomento, dolore, incredulità. Sono i sentimenti che aleggiano tra i dipendenti della carpenteria B.C.L di Suzzara dove ieri poco prima di mezzogiorno un’operaia di 60 anni, Maura Marangoni di Motteggiana, ha perso la vita in un infortunio sul lavoro.
La donna era addetta a una pressa che è stata messa sotto sequestro dopo l’ispezione da parte dei tecnici dell’Ats Val Padana intervenuti sul posto insieme ai carabinieri della Compagnia di Gonzaga.
L’attività dell’operaia consisteva nel piegare i pezzi di metallo attraverso un “punzone” collegato alla pressa. Ad un certo punto la pressa non ha finito la lavorazione di un primo pezzo che la donna aveva inserito. Questo così sarebbe rimasto all’interno della macchina. Quando l’operaia ha inserito un secondo pezzo la pressione delle due lastre all’interno in contemporanea avrebbe fatto staccare una grossa scheggia di metallo che sarebbe stata espulsa a gran velocità colpendola alla gola e recidendole la giugulare.
La pressa sarà esaminata approfonditamente in tutte le sue parti e solo al termine degli accertamenti i tecnici potranno dire con certezza quale sia stata la causa del tragico infortunio. Sembrerebbe però prendere sempre più piede l’ipotesi che non si sia trattato di un errore umano.
La Procura ha aperto un fascicolo sulla morte dell’operaia. Si attende che venga decisa la data dell’autopsia.
Maura Marangoni, che era vedova e lascia nel dolore due figli, sarebbe andata in pensione a novembre.

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