MANTOVA – L’emigrazione Mantovana alla fine del XIX secolo fu talmente massiccia che se ne andarono 50 mila persone in una provincia che ne contava 350 mila.
La prima grande emigrazione verso le Americhe fu proprio quella che avvenne nel Lombardo-Veneto quando la povertà si diffuse dopo che i territori passarono dall’Impero Asburgico al Regno di Savoia. Mantova era anche uno snodo ferroviario dell’emigrazione con la linea Vicenza-Verona-Mantova-Lodi-Genova. Tra i primi a rendersi conto dell’imponenza del fenomeno vi fu il vescovo di Mantova Giuseppe Sarto che il 19 agosto 1887 inviò una lettera pastorale al clero virgiliano con l’esortazione ad accompagnare e sostenere i nostri emigranti e che, una volta divenuto Papa istituì per la prima volta un Segretariato Vaticano, con il compito di occuparsi pastoralmente e umanamente del fenomeno internazionale delle emigrazioni, e a sostenere altresì i primi Istituti religiosi dedicati agli emigranti nel mondo, italiani compresi.
Proprio per questi motivi a Papa Pio X, poi proclamato Santo, sarà intitolata la stazione ferroviaria di Mantova con una cerimonia che si terrà domenica prossima 5 novembre.
LA CERIMONIA DI INTITOLAZIONE CON LO SCOPRIMENTO DELLA TARGA E LA LETTURA DEL MESSAGGIO SCRITTO DA PAPA FRANCESCO
L’evento è stato presentato stamani alla Casa del Mantegna durante un incontro che ha visto al tavolo dei relatori il Direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi monsignor Giancarlo Manzoli, il Delegato vescovile per la pastorale della cultura don Stefano Savoia, il presidente dell’Associazione Mantovani nel mondo Daniele Marconcini e il presidente della Provincia Carlo Bottani. Domenica alle ore 11.30 presso lo scalo ferroviario, il vescovo di Mantova Marco Busca, alla presenza di un centinaio tra rappresentanti istituzionali e gruppi provenienti da Riese (paese natale di Giuseppe Sarto) e da altre località, svelerà e benedirà una targa che riporterà l’intitolazione della stazione ferroviaria a mons. Giuseppe Sarto, salito al soglio pontificio con il nome di Papa Pio X. L’iniziativa è stata promossa dalla Diocesi di Mantova e dalla Rete Ferroviaria Italiana, in collaborazione con la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, l’Associazione Mantovani nel Mondo, Regione Lombardia, Provincia di Mantova e Comune capoluogo.
Durante la cerimonia, dopo i saluti istituzionali, il vescovo illustrerà le motivazioni dell’iniziativa e verrà data lettura di un messaggio di Papa Francesco scritto per l’occasione. Sarà inoltre riproposto l’inno dedicato a San Pio X composto dalla Diocesi di Mantova in occasione del centenario del Motu Proprio “Tra le sollecitudini” sulla musica sacra (22 novembre 1903) con il testo di don Roberto Rezzaghi e musica del maestro Daniele Anselmi.
L’ARRIVO DEL TRENO STORICO
In occasione dell’intitolazione della stazione, la Fondazione Ferrovie dello Stato, in accordo con Regione Lombardia e in particolare con l’assessorato regionale ai trasporti, ha organizzato un treno storico da Milano a Mantova, su cui viaggerà una delegazione dell’Istituto religioso di Santa Madre Cabrini, patrona internazionale dei Migranti, a cui è intitolata la Stazione Centrale di Milano: l’arrivo del convoglio in piazzale don Leoni è previsto per le ore 11.10 (per info e prenotazioni consultare il sito https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/treni-storici.html.
LA VIA DELL’EMIGRAZIONE, DALLE CORTI DEL SINISTRA MINCIO A MANTOVA
Inoltre l’Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano ha creato la Via dell’Emigrazione ai tempi di San Pio X in collaborazione con la Diocesi di Mantova, il cui percorso si estende dai Comuni del Sinistra Mincio alla basilica di Sant’ Andrea in Mantova.
Si tratta di un percorso ciclabile che collegherà le grandi corti agricole del Sinistra Mincio, che videro emigrare migliaia di persone a fine ottocento, alla basilica di Sant’Andrea a Mantova.
Vedi il video servizio con le interviste a monsignor Giancarlo Manzoli, Direttore dell’Ufficio dei Beni culturali della Diocesi, e a Daniele Marconcini, Presidente dell’Associazione Mantovani nel mondo.