“Lo sport è morto”: domani alle 11 la manifestazione in Piazza Sordello

MANTOVA – L’ultimo Dpcm ha scatenato le proteste di diversi classi di lavoratori. In primis i ristoratori. Altro settore, duramente provato dalle restrizioni del Governo, è quello dello Sport.

“Dopo l’ennesimo DCPM che ha imposto la chiusura di centri sportivi, scuole di danza e fermato tutto il mondo dello sport il coordinamento spontaneo, nato tra gestori di centri sportivi mantovani, organizza sabato una manifestazione statica apolitica nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.

A distanza di una settimana dalla chiusura imposta dal governo – si legge nel comunicato diffuso dal coordinamento-scendiamo in piazza a difesa del mondo dello sport e per chiedere, non aiuti, ma semplicemente di poter lavorare, come abbiamo fatto finora, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid. Purtroppo sapevamo che sarebbe finita così. Due settimane fa, nelle parole del presidente del Consiglio, avevamo già percepito il duro attacco che il mondo dello Sport avrebbe subito. Un ultimatum, che ha reso ancora più difficile l’ultima settimana prima della chiusura fino al, si spera non oltre, 24 novembre.

I centri sportivi non possono e non devono essere il capro espiatorio di questa situazione di emergenza. Ad oggi-si continua nel comunicato-tutte le strutture sportive seguono rigidi protocolli di sicurezza per la salute dei propri atleti e lavoratori.

Un sacrificio enorme è già stato chiesto a questo settore che, pur di tornare a lavorare, ha assecondato tutte le richieste di adeguamento senza battere ciglio. A fronte di nessuna evidenza scientifica di contagio una chiusura per settori, non per colpe, è una chiusura ingiusta e inaccettabile. In Italia il settore dello Sport vale più di 30 miliardi. Sono milioni i cittadini sportivi professionisti e amatori che praticano attività motoria e ne colgono i benefici sia fisici e psicologici, senza contare i risvolti sociali positivi che ne derivano.

A fronte di questo-conclude il comunicato-come si può ritenere che tutto questo sia superfluo o sacrificabile?”