MILANO – Il direttore generale dell’assessorato al Welfare di Regione Lombardia Marco Trivelli lascerà l’attuale incarico per essere nominato dg dell’Asst Brianza, area con un bacino di utenza di circa 700mila abitanti, una delle più grandi della Lombardia, con una rete di cinque nosocomi (Vimercate, Desio, Carate, Giussano e Seregno). A sostituirlo sarà Giovanni Pavesi, esperto di management sanitario, che vanta una proficua attività di collaborazione con l’università Bocconi di Milano-Cergas Sda, Centro di ricerca e gestione dell’assistenza sanitaria e sociale, in particolare in materia di management delle aziende sanitarie in tempo di crisi e modelli di governance per il procurament sanitario. “Giovanni Pavesi – dice la Regione in una nota – è anche un qualificato componente del Network Bocconi che riunisce una quarantina tra i migliori direttori generali delle aziende sanitarie in Italia. Il Network si confronta a frequenza periodica mettendo a fattor comune le migliori pratiche riguardanti le strategie, l’organizzazione, la gestione e la tecnologia delle aziende sanitarie”.
DE ROSA (M5S): “MORATTI LICENZIA LA DIREZIONE VOLUTA DA FONTANA, A FALLIRE ANCORA UNA VOLTA È IL LORO MODELLO DI SANITÀ”.
“Nel giro di un anno sono cambiati tre direttori generali e l’assessore al Welfare. Se non è efficienza questa. La testa di Trivelli è l’atto di accusa pubblico dell’assessore Moratti alla gestione Fontana, che lo aveva nominato direttore solamente a giugno 2020 – dice il capogruppo del M5S in Regione Lombardia Massimo De Rosa -. Evidentemente la gestione della Sanità, in particolar modo della pandemia, non è quell’emblema di perfezione che la propaganda del centrodestra racconta, nonostante le puntuali e ripetute smentite da parte della realtà. Una realtà in cui, dopo le agenzie anonime della Lega che hanno pubblicamente defenestrato l’ex assessore Gallera, mostra come ora sia in atto un regolamento di conti. Evidentemente anche a Palazzo Lombardia sono ben consapevoli dei disastri di cui sono responsabili, ma l’unico modo in cui sono capaci di porvi rimedio è facendo girare le poltrone. Continuano i cambi, ma la situazione non muta e il sistema continua a non reggere. Questo modo di governare la nostra regione, che ricordiamolo è al mondo fra le più colpite dalla pandemia, deve finire. Non possiamo continuare ad essere noi cittadini a pagare il conto delle loro inadeguatezze.”