Lombardia in zona arancione da lunedì 1° marzo. Fontana: “superare lo stillicidio settimanale”

preservare le aree non ancora interessate da una elevata incidenza

MANTOVA – La Lombardia torna in zona arancione lunedì 1° marzo dopo tre settimane di giallo. A comunicarlo il presidente della Regione Attilio Fontana che ha dichiarato: “Mi ha appena chiamato il ministro della Salute, Roberto Speranza, per comunicare che da lunedì prossimo, 1 marzo, la Lombardia sarà in fascia arancione. Prendiamo atto della decisione, ma è arrivato il momento che i tecnici e gli scienziati studino e poi ci dicano in modo chiaro e definito come superare questo stillicidio settimanale attraverso regole stabili e sicure. Le informazioni scientifiche ormai ci sono. I cittadini e le imprese devono essere garantiti nella vita quotidiana con un orizzonte più lungo della verifica settimanale. Hanno necessità di programmare e avere maggiori certezze. Il nuovo Governo può dare un importante segnale di discontinuità su questo tema e – sono certo – avrà al suo fianco le regioni”.
“Ogni settimana, da mesi – aggiunge il governatore – il venerdì, tutte le regioni e i cittadini del nostro Paese attendono il responso e l’Ordinanza del ministero della salute, in un inevitabile quadro di oscillazioni di aperture e chiusure per le attività non solo economiche. “Sono mesi che nell’ interlocuzione con il Governo – conclude Fontana – insisto su un punto: sappiamo molto bene quali sono i comportamenti non pericolosi e quelli compatibili con le diverse attività sociali ed economiche, a patto di seguire le regole che tutti ci siamo dati. Auspico quindi che si lavori su questo trovando un equilibro tra la necessità di garantire da un lato la sicurezza sanitaria e, dall’altro, la tenuta del sistema economico”.

A pesare sulla decisione della Cabina di regia l‘aumento dei contagi dovuto anche all’accelerazione della variante inglese.
In arancione anche Piemonte e Marche, rossa per Basilicata e Molise. Quest’ultima Regione, in particolare ha chiesto di poter andare in zona rossa, vista la situazione di crescita dei casi.
L’età mediana dei casi di Covid diagnosticati è diminuita a 44 anni” evidenzia ìl monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitarì” sottolinea ancora l’Iss ribadendo “di innalzare le misure di mitigazione per raggiungere una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.
“È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine” sottolinea l’Iss