Raddoppio ferroviario: progetto da rifare nella parte stradale

Raddoppio ferroviario: progetto da rifare nella parte stradale
Gli amministratori mantovani hanno partecipato all'incontro da Palazzo di Bagno

MANTOVA – Il progetto definitivo del raddoppio ferroviario tra Mantova e Piadena dovrà essere rivisto, modificato e integrato prima dell’esperimento di procedura di scelta del contraente nel rispetto delle prescrizioni e tenuto conto delle osservazioni e raccomandazioni esposte. Così si è espresso oggi il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al termine dell’incontro avuto stamani a cui hanno preso parte (on line) anche Regione Lombardia, Province di Mantova e Cremona e i sindaci interessati dal progetto, quindi per il territorio virgiliano Mantova, Curtatone, Castellucchio, Marcaria e Bozzolo. Un vertice durante il quale è stato esaminato il progetto redatto da Rfi sul quale gli enti locali più volte negli anni avevano avuto modo di esprimere le proprie criticità.
Di fatto il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato l’ok alla parte ferroviaria del progetto, che costituisce la parte portante dello stesso, ma ha sollevato invece molte obiezioni riguardo la parte stradale relativa alla costruzione dei 13 sovrappassi e sottopassi per la sostituzione di altrettanti passaggi a livello. Diverse di queste obiezioni erano le stesse sollevate dai sindaci nei precedenti incontri con Rfi e, come evidenzia un documento firmato all’unanimità dai cinque primi cittadini mantovani e dalla Provincia, “risultano recepite da Regione Lombardia e più volte dichiarate accoglibili dal responsabile del progetto di Rfi nelle numerose riunioni istituzionali effettuate anche di recente”.
La progettazione viene definita “poco attenta al contesto ambientale“, cosa evidenziata anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che ha sottolineato come l’elaborato di Rfi non tenga praticamente conto non solo del progetto dell’autostrada Cremona-Mantova, prevista a circa 200 metri dalla ferrovia, ma anche dell’attuale viabilità sull’ex statale Padana Inferiore oltre che degli attraversamenti di fiumi e canali.
Rfi deve quindi rimettere mano al progetto per quanto riguarda la parte stradale. E dovrà cercare di farlo in tempi brevi per non far slittare la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) prima di approdare all’Intesa Stato-Regioni.
Il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è stato approvato all’unanimità. Regione Lombardia, non avendo dato la delega a nessuno dei suoi, non ha potuto avere il diritto di voto. Tra l’altro ai sindaci non è sfuggito che le osservazioni della Regione, il cui termine scadeva il 31 dicembre scorso, sono arrivate solo ieri.
“E’ positivo che tutti gli enti mantovani interessati abbiano firmato insieme il documento che evidenzia la necessità di una revisione del progetto” dichiara il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, che si è battuto fin da subito per la modifica dell’elaborato di Rfi. “Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha fatto un gran lavoro e ha introdotto garanzie sulla sicurezza e la cantierabilità dell’opera recependo anche molte delle nostre osservazioni basate sul lavoro dei nostri tecnici ma in alcune casi anche al solo buonsenso perchè quanto proposto non poteva avere una logica” conclude Torchio.
Durante il vertice sono stati illustrati anche i tempi di realizzazione delle diverse opere:

Attività propedeutiche: 270 gg
Interventi per fasi nelle stazioni di Piadena, Bozzolo e Mantova: 1315 gg
Realizzazione nuovo binario tratta Piadena-Bozzolo (lavorazioni non interferenti l’esercizio ferroviario): 870 gg
Realizzazione nuovo binario tratta Bozzolo-Mantova (in interruzione di esercizio ferroviario):1280 gg
Completamento raddoppio Piadena-Bozzolo: 500 gg