Manodopera clandestina e nessuna misura anti Covid: arrestata la titolare di un’azienda tessile di Casaloldo. Multa da 30mila euro

CASALOLDO – Nove operai impegnati in attività di cucitura, stiratura e confezionamento di calze, di cui quattro regolarmente assunti, due lavoratori in nero e tre clandestini: questo quanto emerso nel corso di un controllo preordinato dalla Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere in collaborazione con i colleghi del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova, volto anche a verificare il rispetto delle norme anti-contagio da Covid-19, in un laboratorio tessile operante nel settore del confezionamento di calze. 

Gli operai, sentiti dai militari, hanno dichiarato di lavorare 12 ore continuative al giorno e di percepire una paga di 4 euro all’ora, di molto inferiore a quella prevista dal contratto nazionale di categoria, il che configura il reato di sfruttamento del lavoro, che ha fatto scattare l’arresto in flagranza per la titolare dell’attività, L.Z. 32enne di nazionalità cinese e residente a Casaloldo, presente all’atto del controllo. Così, nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Castel Goffredo, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova nonché del personale della Polizia Locale di Casaloldo, nel corso di un servizio coordinato disposto dalla Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere.

Il Carabinieri hanno fatto irruzione nel laboratorio verso le 15 di ieri: al loro arrivo due lavoratori in nero e tre clandestini si davano alla fuga attraverso una finestra, venendo però immediatamente rintracciati e bloccati dai militari che avevano predisposto un cordone perimetrale di sicurezza.

I militari hanno, quindi, proceduto all’arresto della titolare per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro per trarre ingiusto profitto favorendo la permanenzasu territorio italiani di cittadini stranieri; sfruttamento della manodopera clandestina e mancata sottoposizione a visita medica dei lavoratori. I militari hanno, inoltre, proceduto al sequestro del laboratorio e della merce per un valore complessivo di circa 100.000 euro, oltre alle sanzioni amministrative di circa euro 30.000 nonché al recupero contributivo ancora in fase di quantificazione da parte del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova.
La titolare dell’azienda, alla quale è stata contestata anche la violazione amministrativa per la violazione all’art. 4 comma 1 del D.L. del 25 marzo 2020 nr. 9, relativa al contenimento del contagio da Covid-19, è stata associata presso la Casa Circondariale di Mantova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I cittadini cinese clandestini sono stati muniti di biglietto di invito, per presentarsi alla locale Questura per la procedura di espulsione.