Mantova dice addio a Nedo Consoli, ristoratore, artista e grande protagonista delle battaglie per i diritti civili

Mantova dice addio a Nedo Consoli, ristoratore, artista e grande protagonista delle battaglie per i diritti civili

GRAZIE (CURTATONE ) Da tempo combatteva contro la malattia contro cui oggi si è arreso. Mantova dice addio a Nedo Consoli, storico ristoratore, ma anche pittore naif e madonnaro, negli anni ’90 presidente della Confesercenti e tra i primi mantovani a essere impegnato nella lotta per i diritti civili.
Era il lontano 1979 quando, in un’epoca in cui parlare di coppie omosessuali era praticamente un tabù, ebbe il coraggio di fare outing dicendo pubblicamente della sua “diversità”. Da allora le sue battaglie per i diritti degli omosesuali sono state tante. Si avvicinò già dall’inizio degli anni ’70 al Partito Radicale che allore incarnava le lotte per i diritti civili, fu amico di Gianfranco Spadaccia e Adele Faccio con i quali condivise progetti e iniziative per affermare i diritti sulla libertà sessuale, oltre che sulla liberalizzazione delle droghe leggere e sull’aborto. In quegli anni fondò anche il “Fuori”, Fronte unitario omosessuali rivoluzionari italiano, più tardi divenne vice presidente di Arcigay.
Ma Nedo, nato a San Giacomo delle Segnate 70 anni fa, a Mantova per lunghissimi anni è stato anche l’emblema del ristorante Leoncino Rosso di via Giustiziati, oggi condotto dalla sorella Marinella. Era un luogo dove si andava a gustare la cucina mantovana più vera ma anche a discutere, a confrontarsi sui problemi della città. Le porte del locale erano sempre aperte anche solo per fermarsi a bere qualcosa e magari intanto confrontarsi sui problemi di viabilità, parcheggi, tasse, ma anche di iniziative e di arte, la sua vera grande passione. Fu tra i fondatori infatti dell’Associazione Nazionale Madonnari, divenne rappresentante sindacale degli artisti del gessetto, spesso in netta contrapposizione con le idee del Comune di Curtatone, e il suo amore per quell’arte di strada fu tale che presa casa a Grazie proprio sul piazzale del Santuario.
Nelle ultime settimane le sue condizioni di salute si sono molto aggravate, nei giorni scorsi era stato ricoverato al Poma dove la notte scorsa è spirato.
La camera ardente di Nedo Consoli sarà allestita da domani alla Casa funeraria di Mantova (Tea) a Levata

IL CORDOGLIO DEL SINDACO PALAZZI
“E’ con dolore che apprendo della scomparsa di Nedo Consoli, una persona di grande sensibilità e generosità, che ha speso tanta parte della sua vita nella promozione dei diritti civili, dell’arte, del bello, con ironia e creatività ma anche con tenace coerenza con i propri valori e serietà” Così il sindaco di Mantova Mattia Palazzi dopo essere venuto a sapere della scomparsa di Consoli.
“Nedo lascia molteplici indelebili segni nella vita della nostra città e non solo, come ristoratore, come artista, come militante e leader, a suo agio in qualunque contesto è stato anche una persona dotata di grande umiltà e propensione all’ascolto e al tempo stesso capace di grandi e originali provocazioni. Ci mancherà enormemente ma ciò che lascia è un esempio che continuerà ad ispirarci nella quotidiana battaglia tra sogno e realtà” conclude Palazzi

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