L’ordinanza sulla maturità dovrà uscire entro gennaio, ma l’orientamento della ministra Azzolina sembra chiaro: le modalità dovrebbero ricalcare quelle dello scorso anno. Ci sarà un maxi orale, ma tornerà la possibilità da parte del corpo docente di non ammettere gli studenti qualora ci fossero gli estremi. Un incentivo, insomma a non tirare i remi in barca. Sulle modalità dell’esame di stato, ci sono perplessità del Partito Democratico, che preferirebbe l’inserimento di una prova scritta di italiano per dare più “dignità” alle prove. La Azzolina assicura che “l’esame sarà serio e completo, pur tenendo conto delle criticità”, e che non sono state prese ancora decisioni definitive. Le due ipotesi, insomma, restano entrambe valide. Viene dato inoltre per probabile che le prove Invalsi (che dovrebbero svolgersi) e l’alternanza scuola lavoro non saranno requisito per l’ammissione. In questi giorni, infine, il ministero, oltre al parere delle Regioni, sta ascoltando anche le proposte di studenti, famiglie, associazioni dei docenti e dei sindacati.
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