Camilla Canepa, 18enne morta in Liguria dopo la vaccinazione con AstraZeneca, soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una terapia ormonale, ma quella sua patologia e le medicine che assumeva non erano segnate nella scheda di anamnesi che va consegnata al medico prima della vaccinazione.
A rivelarlo oggi è il Corriere della Sera. Dopo che i Carabinieri dei Nas, hanno recuperato la scheda anamnestica di Camilla. Ma ci sarebbe anche un altro evento che potrebbe aver avuto un ruolo nella catena di interazioni che hanno portato al decesso della ragazza.
Da quanto si apprende, la ragazza, vaccinata il 25 maggio con AstraZeneca, il 29 maggio aveva iniziato una terapia con altri due farmaci – uno a base di ormoni, il Progynova, e uno di estrogeni, il Dufaston – che secondo quanto ha spiegato una fonte sanitaria vicina alla vicenda comporterebbero un rischio trombotico.
L’inchiesta della Procura di Genova dovrà capire quale sia stato il nesso di causa in questa sequenza di interazioni: le patologie, il vaccino a vettore virale, i farmaci assunti 4 giorni dopo.
“Camilla aveva paura del Covid – ha infatti detto ieri una compagna di scuola dell’istituto ’Morti per la Patria’ di Chiavari – per questo è venuta volontariamente, anch’io ho fatto la prima dose, ma non farò più la seconda”.
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