I sindacati mantovani a Roma per la manifestazione unitaria: “Mai più fascismi”

Ci sono anche nutrite rappresentanze mantovane quest’oggi alla manifestazione di Roma intitolata: “Mai più fascismi. Per il Lavoro, la Partecipazione, la Democrazia”, indetta dalla Cgil dopo i fatti della settimana scorsa, quando un gruppo di facinorosi ha preso d’assalto la sede romana del sindacato.

“Ci sono decine di migliaia di persone oggi in piazza per dire no a tutti i fascismi – dice il segretario generale della Cgil Mantovana Daniele Soffiati – Cgil, Cisl e Uil sono oggi a Roma assieme a tutte le forze sane del Paese per una manifestazione che è un grande simbolo di democrazia”.

“Come CISL Asse del Po abbiamo partecipato in tanti alla Manifestazione nazionale unitaria del 16 ottobre – ha detto il segretario Cisl Asse del Po Dino Perboni -. Siamo scesi per difendere la Costituzione democratica e antifascista repubblicana, e per questo è stato importante essere a Roma insieme a tutta la Cisl dopo il vile attacco squadrista alla sede della Cgil. Come Cisl ripudiamo ogni azione e atti di violenza intimidatori di qualsiasi fascismo. Difenderemo sempre la nostra Costituzione ogni volta che sarà minacciata e posto in pericolo la libertà, la convivenza pacifica e le fondamenta democratiche del nostro Paese, che vede nel mondo del lavoro il baluardo contro derive oscure, illiberali e fasciste. La partecipazione delle lavoratrici e lavoratori al progresso economico e sociale del Paese deve essere sempre più esteso e profondo, perché solo così daremo più linfa vitale alla Repubblica Italiana, che i padri costituenti l’hanno immaginata e voluta fondata sul lavoro! Oggi l’Italia con il PNRR avrà una grande opportunità di affrontare i sui problemi economici e sociali, ma dovrà essere anche l’opportunità di realizzare un progetto Paese che faccia della partecipazione non solo un metodo, ma un obiettivo capace di costruire il futuro e rinsaldare ed unire i legami sociali”.

“Come Uil Cremona Mantova – ha detto il segretario Paolo Soncini – siamo giunti a Roma per dire no a tutti i fascismi, no a tutte le forme di violenza, no a tutte le disuguaglianze. Non siamo disposti ad accettare questi attacchi di violenza fascista, non ci faremo intimidire. Noi crediamo in un paese che valorizzi il lavoro, la partecipazione e la democrazia. E oggi possiamo dire che la democrazia è in piazza: è questa l’Italia che vogliamo.