MANTOVA – L’anno 2023, secondo i dati Istat, termina con un rallentamento delle esportazioni mantovane, proseguendo quindi il trend che ha caratterizzato l’intero corso dell’anno, condizionato dai rialzi dei prezzi diffusi a livello merceologico che hanno caratterizzato quest’ultimo anno. L’analisi curata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, indica un calo delle esportazioni pari al -10,9%, rispetto allo stesso periodo del 2022, per un ammontare di 7.666 MLN di euro. Variazione negativa anche per le importazioni (-9,4%), con un valore di 7.632 MLN di euro. Il saldo commerciale, positivo, si assesta sui 34,7 MLN di euro.
La Lombardia si colloca in territorio positivo con una variazione dello 0,6% mentre l’Italia rimane stabile. Nel panorama regionale Mantova si colloca in ultima posizione, preceduta da Brescia e Cremona, mentre ai vertici della classifica troviamo Sondrio, Lodi e Monza Brianza.
Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano valori negativi per tutte le tipologie di prodotto, con l’eccezione dei prodotti alimentari (+3,3%), dei prodotti delle altre attività manifatturiere (+0,8%), dei prodotti in legno e carta (+0,2%) e dei prodotti dell’agricoltura (+11,8%). Le performance peggiori riguardano i mezzi di trasporto (-26,3%), le sostanze e i prodotti chimici (-24,9%), i prodotti in metallo (-18,6%) e gli articoli in pelle (-9,5%). Segno meno anche per i macchinari (-1%), gli articoli di abbigliamento (-1,7%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-4,8%), gli apparecchi elettrici (-1,6%) e i prodotti tessili (-1%).
Anche sul fronte delle importazioni si vedono variazioni negative per la totalità dei prodotti. Le performance peggiori riguardano i prodotti petroliferi (-33,1%), gli apparecchi elettrici (-31,3%), le sostanze e i prodotti chimici (-28%) e i prodotti in metallo (-26,8%). Segno meno anche per i macchinari (-24,8%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-13,6%), i prodotti in legno e carta (-23,3%), gli apparecchi elettronici e ottici (-15,8%), i prodotti tessili (-13,4%) e gli articoli in pelle (-8,9%). Mostrano invece una crescita i mezzi di trasporto (+75,5%), i prodotti alimentari (+11%), i prodotti dell’agricoltura (+4,1%) e gli articoli di abbigliamento (+25,7%).
L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Mantova per paesi di sbocco evidenzia un calo generale verso i principali partners europei: Germania (-16,7%), Francia (-11,1%), Spagna (-7,7%), Regno Unito (-4,4%), Polonia (-21,7%), Paesi Bassi (-9,4%), Belgio (-29,1%), Austria (-20,3%), Ungheria (-25,4%), Repubblica Ceca (-23,5%) e Croazia (-11,5%). Cali anche per Stati Uniti (-15,6%) e Cina (-11,4%). Aumenti si evidenziano, al contrario, per Svizzera (+3,9%) e Turchia (+12,8%).
Le importazioni vedono una ripresa da parte di Germania (+9,4%), Francia (+16,7%) e Belgio (+39,5%); da sottolineare anche una consistente crescita da parte del Regno Unito, del Vietnam e della Finlandia. Si evidenzia invece un calo dagli altri principali partners: Arabia Saudita (-28,3%), Cina (-58,2%), Turchia (-1,9%), Paesi Bassi (-27,9%), Spagna (-16,1%), Giappone (-16,3%), Ungheria (-8,6%) e India (41,2%).
I dati di fine anno quindi confermano quello che è stato l’andamento dell’export italiano per quasi tutto il corso del 2023, all’interno di un quadro internazionale caratterizzato da una fase di estrema debolezza del commercio mondiale. A influire su questo risultato è l’andamento dei principali settori dell’economia mantovana come i mezzi di trasporto e i prodotti in metallo. Risulta, tuttavia, difficile capire cosa accadrà nel 2024 anche a causa del difficile contesto geo-politico a livello mondiale, sottoposto a continui e veloci cambiamenti.