GAZOLDO – Un parco accessibile a tutti, anche a bimbi con disabilità: è il caso del parco inclusivo in via Verdi, nel quartiere Belvedere, a Gazoldo. L’area è stata realizzata dall’Amministrazione comunale: i lavori, che hanno riguardato una generale riqualificazione di parte del giardino, sono terminati ed in attesa dell’inaugurazione.
L’opera è costata circa 35mila euro, di cui 29.750 euro arrivati da un contributo a fondo perduto frutto di un bando specifico di Regione Lombardia.
“Nel parco erano già presenti alcuni giochi – spiega il sindaco Nicola Leoni – e con questo intervento è stata inserita una nuova area attrezzata, in modo che anche i bambini con ridotte capacità motorie e sensoriali possano giocare in sicurezza insieme a tutti gli altri bimbi. Lo spazio realizzato è il primo di tipo inclusivo presente nel nostro territorio, dove risiedono alcuni bimbi con diverse disabilità e che potranno così trovare un luogo più accogliente e utilizzabile anche da parte loro”. Diversi i giochi inclusivi installati nel parco, tra questi una struttura multifunzione per bambini da 2 a 5 anni a tema castello, un bilico a due posti e un gioco a molla. Il collegamento tra la nuova area gioco e l’accesso al parco è stato realizzato attraverso un apposito nuovo tratto di percorso pedonale che porta anche alla casetta dell’acqua, posta nello stesso luogo. L’area è stata illuminata da un nuovo punto luce a led alimentato da un pannello fotovoltaico, posizionato proprio sopra la casetta.
“Il progetto – si legge nella scheda tecnica descrittiva – ha l’obiettivo di completare un parco dove tutti i bambini possano giocare insieme e imparare dalla natura, dai suoi alberi, dai suoi fiori, dalle sue piante, dal suo terreno, favorendo la socialità e lo stare assieme di adulti e bambini, abili e diversamente abili. Un parco privo di barriere architettoniche, dove sono presenti anche giochi il più possibile accessibili e fruibili da parte di tutti i bimbi”. Il giardino di via Verdi era stato interessato da un primo progetto di riqualificazione nel 2013, quando lo spazio era stato organizzato in tre settori. “Due erano stati attrezzati con un’area gioco per bambini molto piccoli e con un’area picnic – spiega il sindaco – mentre il terzo era stato lasciato libero a prato, in attesa di comprendere quale potesse essere la più adatta funzione da assegnare all’area, rispondendo alle richieste espresse dai residenti”.