MANTOVA – Giovedì 4 marzo, ore 21, in diretta sulle pagine Facebook dei gruppi locali del Movimento 5 Stelle, si terrà l’incontro: “No al raddoppio della centrale di Ostiglia”. “Viviamo in una delle aree più inquinate del mondo e il progetto di una nuova centrale, a ciclo combinato, da 900 MW non è la soluzione sostenibile. Dobbiamo ridurre emissioni di NOx, ammoniaca e inquinamento di ogni tipo, ce lo chiede l’Europa con due procedure d’infrazione che saranno pagate a breve dai cittadini dei comuni che non riducono l’inquinamento, forse il portafoglio attiva più della salute“, dichiarano Alberto Zolezzi, deputato M5S; Andrea Fiasconaro, consigliere regionale M5S Lombardia e Alessandro Incorvaia, attivista M5S di Ostiglia. “Questo evento sarà anche un momento di confronto con i cittadini che vorranno partecipare scrivendo commenti e ponendo domande agli ospiti, durante la diretta. Faremo il punto della situazione sulle attività fatte sul territorio mantovano – proseguono i portavoce M5S – per informare la cittadinanza sulle conseguenze del progetto. Come la petizione lanciata da Alessandro Incorvaia e da alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle di Ostiglia, che si è trasformata in poco tempo in un’azione collettiva condivisa con diversi cittadini ed è riuscita così a raccogliere centinaia e centinaia di firme. Un confronto anche per capire come procedere e ribadire la nostra contrarietà questo progetto per ragioni ambientali, sanitari e per il futuro dei nostri figli. Il futuro occupazionale – aggiungono – non passa attraverso la combustione oltretutto in impianti obsoleti come questo, ma si dovrebbe cominciare a ragionare nell’ottica di una vera transizione ecologica con soluzioni di risparmio energetico all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e di fonti rinnovabili a minime emissioni. Siamo contrari a questa tipologia di impianti ormai vecchi, ma non siamo contrari a nuovi tecnologie capaci di portare reali posti di lavoro senza danneggiare il territorio”, concludono.
