No polo logistico, flash mob della Befana: “Regione bocci definitivamente il progetto”

LONATO – La pioggia non ha fermato il goliardico sit-in del 6 gennaio a Lonato, da parte del Comitato No Polo Logistico, che assieme al Tavolo Ambiente Garda hanno dato vita ad una simbolica manifestazione in piazza Martiri della Libertà, sede del municipio. I manifestanti, armati di ramazze, alcuni travestiti da Befana con tanto di sacco di carbone, hanno idealmente “spazzato via” con le scope la raffigurazione del progetto. Al flash mob hanno partecipato anche i consiglieri regionali Paola Pollini e Marco Carra. “Un modo per far sentire il nostro dissenso – spiegano gli organizzatori – riguardo l’ormai tristemente famoso progetto del polo logistico, che il Comune di Lonato vorrebbe realizzare, scippando 95mila metri quadrati di terreno agricolo, per piazzarci un ecomostro a fianco del SIC (sito di interesse comunitario e luogo protetto dalla Comunità Europea e dal Parco del Mincio).


Il Comitato chiede a gran voce che la Regione si pronunci definitivamente con un “no” secco e deciso al progetto, che deturperebbe inesorabilmente un ecosistema delicatissimo.
Risulta incomprensibile inoltre, sostiene il Comitato, riuscire a trovare una giustificazione alla caparbia intenzione della Amministrazione Comunale di Lonato nella localizzazione di un progetto così invasivo in tal luogo, soprassedendo completamente alle direttive moderne ed alla legislazione, che prevede il recupero di aree degradate anziché l’erosione di aree agricole. La battaglia quindi prosegue e con il nuovo anno appena iniziato si intraprenderanno nuove iniziative che sanciscano un definitivo stop al progetto”.

“Gli esponenti locali della destra, tranne gli amministratori di Lonato – ha aggiunto Carra – si sono detti contrari a questo insediamento. Come su altre questioni, siamo dinnanzi alle solite chiacchiere che evidenziano una chiara mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. In ogni caso, se la Giunta Regionale della Lombardia volesse allinearsi alle nostre posizioni e, soprattutto, a quelle delle comunità interessate, non deve fare altro che rispondere all’interrogazione che io e la collega Miriam Cominelli abbiamo presentato, ovvero rispondere negativamente alla richiesta avanzata dal privato di modifica del reticolo idrico. Ora, la destra non ha più alibi”.

gluc

AGGIUNGI UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here