MANTOVA – “Non pensavo di arrivare fino in fondo, la piccola avrebbe potuto nascere pretermine, come la sorellina. In questi mesi siamo state entrambe bene, anche se non nego la preoccupazione per il virus, che sta ancora circolando. Ora solo gioia. Ringrazio i medici che mi hanno seguito, Gianpaolo Grisolia e Giuseppe De Donno. La vita vince sempre“, sono queste le parole di Pamela Vincenzi dopo la nascita della piccola Beatrice Vittoria. La 28enne è, infatti, come ormai noto, era stata curata con il plasma iperimmune durante la degenza all’ospedale di Mantova tre mesi fa. Il giorno successivo al ricovero (il 9 aprile) le condizioni della donna si erano aggravate tanto da richiedere il trasferimento nel reparto di Pneumologia con monitoraggio continuo della piccola. Dopo la terapia con il plasma, il miglioramento decisivo e il 21 le dimissioni.
Una brutta esperienza poi, due giorni fa, completamente cancellata dalla gioia più grande: la nascita della piccola. Un risultato, come spiegano dall’Asst, raggiunto grazie alla gestione multidisciplinare della paziente in un percorso dedicato alle donne gravide colpite dal Covid, che ha visto la collaborazione dei professionisti della pneumologia, dell’ostetricia e ginecologia, della immunoematologia e medicina trasfusionale e della neonatologia dell’Asst di Mantova.
“Il parto è andato bene, è stato abbastanza rapido, con un travaglio spontaneo. I neonatologi hanno confermato le buone condizioni della bambina. Ad aprile Pamela presentava sintomi respiratori gravi e insieme ai colleghi avevamo deciso di ricorrere al plasma. Abbiamo osservato che questo tipo di terapia, somministrata al momento opportuno, può preservare sia la mamma che il feto“.