Odori dalla Cartiera, lamentele dei cittadini. Interrogazione al sindaco della Costani

Progest: arrivati l'ultimo permesso a costruire e il dissequestro del depuratore. A giorni l'avvio della produzione della cartiera dopo 8 anni di stop

MANTOVA – Si fanno sempre più frequenti in questi giorni le lamentele da parte dei cittadini dei quartieri di Cittadella, San Leonardo, Colle Aperto, per i forti odori che arrivano dalla zona della Caritiera. Di qui l’interrogazione della Lista civica Salute, Ambiente e futuro, firmata da Gloria Costani, che pone al sindaco Mattia Palazzi i seguenti quesiti.

  1. Se le numerose prescrizioni della Provincia, espresse in sede di conferenza dei servizi e rivolte alla proprietà della cartiera per la riduzione degli odori, siano state ottemperate.

2. Dato che le molestie olfattive persistono, che cosa non sta funzionando negli adempimenti richiesti nello specifico documento.

  1. Se le prescrizioni per questo scopo siano sufficienti a ridurre (magari eliminare) le molestie olfattive
  2. Che sia fatta una speciazione dei vari COV, per capire quali elementi possono essere solo fastidiosi e quali invece potenzialmente dannosi per la salute degli abitanti dei quartieri limitrofi.
“Nonostante la notizia emerga adesso – spiegano quelli del M5S – sono già diverse le segnalazioni, arrivate da parte dei cittadini in questi mesi, in merito alla puzza dalla cartiera.  Ci risulta che l’Assessore Murari convocherà un tavolo con l’azienda, gli enti di controllo e i cittadini. Tuttavia – sottolineano – la situazione, a nostro avviso, è molto preoccupante non tanto per la puzza ma per i bruciori alla gola e agli occhi.  Siamo in costante contatto con la nostra consigliera comunale Gloria Costani su questo argomento, la quale ha recentemente presentato un’interrogazione comunale proprio su questo tema. Come M5S ci stiamo già mobilitando per attenzionare il problema agli organi di controllo. Una situazione simile, con i cittadini costretti quotidianamente a segnalare il loro disagio, e sentirsi dire dai “controllori” che non percepiscono le medesime puzze, aspettare le decisioni di un tavolo di confronto amministratori-azienda, è a dir poco insostenibile. Tutto questo doveva essere fatto prima dell’avvio della produzione, proprio per tutelare gli abitanti”.