Olio lampante venduto come extravergine. Scattano sequestro e denuncia in un frantoio mantovano

MANTOVA – C’è anche un frantoio mantovano, l’azienda Muraglie a Monzambano, coinvolto nella maxi operazione dei Nas di Cremona che ha accertato una frode in commercio di prodotti non genuini.
L’olio d’oliva, al termine della lavorazione, viene classificato in tre categorie merceologiche: il più pregiato, è l’extravergine caratterizzato da una percentuale di acidità inferiore allo 0.8%. Se invece questo tasso di acidità sale oltre il 2%, la qualità si abbassa e l’olio viene definito “lampante”: non è commestibile e per diventarlo ha bisogno di un processo industriale, senza è idoneo al consumo umano.
In seguito agli accertamenti effettuati su un campione di olio prelevato, infatti, è emerso che l'”olio lampante di oliva”, estremamente acido e sgradevole al gusto e olfatto era stato etichettato e venduto come “olio extra vergine di oliva”. Per il titolare del frantoio è scattata le denuncia con l’accusa di frode in commercio, oltre al sequestro di 230 litri di olio non conforme del valore di euro 1600.

L’operazione in tutta Italia
Il blitz nel mantovano rientra in una più ampia operazione condotta dai Carabinieri d’intesa con il Ministero della Salute.
I controlli hanno preso il via nei mesi di novembre e dicembre con ispezioni a frantoi, aziende ed esercizi produttivi e commerciali.
1250 controlli, 202 imprenditori sanzionati, 26 le persone denunciate per frode in commercio, 22 le attività sospese oltre 46mila litri di olio sequestrati perchè non censiti o dichiarati di qualità superiore rispetto alla realtà.
189mila euro di sanzioni amministrative che riguardano la carente pulizia e manutenzione degli impianti e delle aree di lavorazione, l’omessa applicazione delle procedure di tracciabilità e di registrazione dell’olio prodotto, in alcuni casi associati con lo stato di abusività dei frantoi.
Scopo della maxi operazione di controllo: la difesa del consumatore e dell’intero settore produttivo dell’olio di oliva, al fine di identificare ed isolare eventuali operatori scorretti a salvaguardia dell’imprenditoria sana della filiera produttiva e distributiva.
I controlli proseguiranno nel corso del 2024 proprio per l’importanza economica rappresentata dall’olio extravergine di oliva quale eccellenza agroalimentare nazionale.