Opere per quasi 5 milioni di euro nel 2019 per il Parco del Mincio

Opere per quasi 5 milioni di euro nel 2019 per il Parco del Mincio
La seduta della Comunità del Parco

MANTOVA Opere per oltre 4 milioni e 700 mila euro concluse o avviate nel 2019 relative a 14 progetti diversi con l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale e la tutela della biodiversità. E’ quanto realizzato lo scorso anno dal Parco del Mincio che oggi pomeriggio ha approvato il rendiconto della gestione dell’esercizio 2019 durante la seduta della Comunità del Parco.

La gestione finanziaria

La gestione finanziaria dell’Ente Parco del Mincio, contenuta nel rendiconto per l’anno 2019, evidenzia un risultato di equilibrio. Il risultato di amministrazione, pari ad euro 71.245, è per larga parte vincolato per opere di recupero ambientale. Mentre euro 6.453,69 sono liberi e disponibili. E questo è il risultato fondamentale dell’azione amministrativa, posta in essere dalla struttura dell’Ente, che ha saputo impiegare le risorse ricevute dagli Enti Pubblici e Privati, destinandoli interamente in azioni, progetti ed opere, nel rispetto delle finalità statutarie. In sintesi le entrate accertate nel 2019 sono state pari a euro 4.490.291 mentre le spese impegnate sono state pari a euro 4.437.104.

I contributi e trasferimenti di parte corrente ammontano a euro 927.744; di questi, euro 604.957 sono i trasferimenti di Comuni, Provincia e Regione per il perseguimento dell’attività istituzionale dell’ente. I restanti contributi, pari a euro 322.788, sono trasferimenti della Regione, dello Stato e da altri enti, sono finalizzati in quanto ricevuti dall’ente a fronte della partecipazione a bandi e progetti. Vi rientrano i contributi per la realizzazione di attività dei servizi Vigilanza e Antincendio e per progetti dedicati a eventi di educazione ambientale e ecoturismo da svolgere in rete con i parchi di Lombardia (Bioblitz, Alternanza Scuola lavoro, Giornata custodia del Parco, progetto didattico Semi ambasciatori di biodiversità), il programma di escursioni “Crescere sostenibili” finanziato da Ministero Ambiente tramite Comune di Mantova). Altri trasferimenti sono relativi al contenimento del siluro, allo sfalcio del fiore di loto e castagna d’acqua, per la gestione della RN Valli del Mincio e manutenzioni, per l’attuazione di due progetti integrati d’area (fondi PSR) per i quali l’ente riveste rispettivamente il ruolo di capofila e di partner e per l’attuazione del progetto regionale di riorganizzazione delle aree protette.

Le entrate extratributarie, pari a euro 88.214, derivano dai servizi svolti dall’Ente Parco. Fra queste le voci più rilevanti sono riferite a attività amministrative (rilascio di atti, proventi da sanzioni amministrative, proventi diversi), nonché dai proventi dei biglietti relativi alle visite al Parco delle Bertone.

Voce particolarmente rilevante è quella rappresentata dai “contributi e trasferimenti di capitale” (euro 1.234.839). In tale entrata sono comprese le somme che l’Ente Parco del Mincio accerta a fronte della partecipazione a bandi regionali, statali, europei e di Fondazioni Bancarie, per la realizzazione di opere. Rientrano in questa voce i progetti: Mantova ciclabile (finanziato da fondi europei “POR Fesr” di Regione Lombardia, Comune di Mantova e Comune di San Giorgio. Parco del Mincio capofila); contributi per euro 150.00 da AIPO per la realizzazione di intervento da realizzare allo sbocco del canale Osone nelle Valli del Mincio e costituito da uno sgrigliatore e da una un’area di fitodepurazione, con il fine di salvaguardare la qualità delle acque della riserva naturale.

“Le opere e gli interventi di manutenzione e valorizzazione concluse o avviate nel corso del 2019 – spiega il Presidente Maurizio Pellizzer – sono state numerose e ammontano a complessivi 4.709.250,00 euro. Si tratta di risorse investite dell’ente Parco nel territorio nel periodo 2019-2020 e in piccola parte anche nel 2021 e finalizzate a migliorarne la fruizione, la qualità ambientale e la tutela della biodiversità”

“Stiamo parlando – prosegue Pellizzer – di 14 progetti di diversa consistenza e entità economica che totalizzano la somma di quasi 5 milioni di euro, per realizzare i quali l’ente Parco si è reso protagonista dell’attivazione di parternariati o collaborazioni con decine di soggetti pubblici e privati, confermando così di svolgere con decisione suo ruolo di volano per lo sviluppo economico del territorio”.

Si tratta di risorse che provengono da fonti diverse. Per il 60% della consistenza complessiva (€ 2.791.019,00) si tratta di finanziamenti richiesti e ottenuti dal Parco a Regione Lombardia tramite bandi emanati dalla Giunta e per progetti che attingono a fondi europei affidati alla Regione nell’ambito dei Piani di Sviluppo Regionale (PSR) e nel Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Fra le fonti ci sono poi gli stanziamenti ottenuti da Fondazioni bancarie e Aipo per circa mezzo milione di euro. Provengono invece da co-finanziamenti degli enti locali interessati alla realizzazione delle opere o interventi relativi, la restante parte.

Nello specifico, le opere previste nel piano dell’ente, possono essere così riassunte:

  • Nel sito Natura 2000 e Riserva Naturale Valli del Mincio si concentrano gran parte degli interventi, dedicati al contenimento della Ludwigia Grandiflora Ssp. Exapetala e del Nelumbo Nucifera ( € 50.000,00 che verranno utilizzati nelle annualità 2020 e 2021);
  • Il contenimento del pesce siluro sul lago Superiore;;
  • Interventi di ripristino idrodinamico dei canali interni nelle Valli del Mincio, tramite asportazione dei sedimenti trasportati in particolare dai canali Osone e Godone;
  • Gestione della vegetazione elofitica tramite sfalcio canneti,
  • Ripristino idrodinamico dei canali interni con asportazione sedime;
  • Individuazione del Deflusso Ecologico del fiume Mincio” grazie all’assegnazione da parte di Regione Lombardia di € 100.000,00 per le annualità 2020 e 2021 e finalizzati  , per la quale il Parco sta predisponendo in collaborazione con ARPA – Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente, AIPO – Agenzia Interregionale per il Fiume Po, Provincia di Mantova ed il contributo dei Consorzi di Bonifica, una proposta tecnica progettuale da inviare in Regione. L’attività include anche l’adeguamento e implementazione di strumenti di misurazione.

Altre risorse vengono invece destinate a manutenzioni e altri progetti:

  • della sede dell’ente e al Parco delle Bertone;
  • dei percorsi naturalistici Angeli-Belfiore e Castellaro Lagusello;
  • per la gestione della Riserva Naturali SIC/ZPS Isola Boscone, nell’ambito della convenzione con il Comune di Borgocarbonara (a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale 28/2016 sulla riorganizzazione delle aree protette in Lombardia.
  • Conclusione del progetto di riqualificazione ambientale di due ex cave di ghiaia a Pozzolo sul Mincio dove, con il secondo lotto, si provvederà alle opere di recupero naturalistico e cure colturali.
  • MANTOVA CICLABILE” raggiungere la città mediante eurovelo 7, bicitalia 1 e ciclovia risaie è il maxi progetto europeo che ha impegnato l’ente come capofila e stazione appaltante per un importo complessivo di 1.900.000,00 euro da fondi dei Comuni di Mantova e San Giorgio Bigarello e dal POR FESR 2014-2020. Il Parco ha realizzato il passaggio ciclopedonale con ponte mobile sulla darsena di Porto Catena, che è stato varato nel dicembre 2019 e inaugurato il 19 gennaio scorso. Sono inoltre terminati i lavori di realizzazione dei tratti ciclabili previsti ed è in fase di ultimazione la posa dei corpi illuminanti. L’inaugurazione dei percorsi è rinviata al dopo emergenza sanitaria in corso.
  • Nel corso del 2019, nell’ambito del grande progetto “Contratto di Fiume”, di cui il Parco del Mincio è l’ente promotore (unico parco in Lombardia) e che vede il coinvolgimento di più di 60 enti, pubblici e privati, sono entrati nuovi soggetti sottoscrittori: WWF Mantova e ATS Valpadana. In particolare ATS Valpadana ha proposto una attività di monitoraggio delle acque finalizzata alla balneabilità del Lago Superiore. ll Parco del Mincio ha candidato progetti e ottenuto finanziamenti i cui lavori sono in corso di esecuzione per interventi che sono inseriti nel programma delle azioni del contratto di Fiume.

Ratifica della deliberazione del Consiglio di Gestione n. 12 del 05/02/2020 “Variazione al bilancio di previsione 2020/2022”

Con la variazione viene inserita in bilancio la somma di euro 11.470,43 derivante dalla quota parte di contributo ottenuto da Regione Lombardia, assessorato al turismo, per l’attuazione delle parti di competenza del progetto “Naturalmente stabili, per natura dinamici”, progetto di destination marketing dell’area dei prati stabili, candidato al bando “#InLombardy” in parternariato con i Comuni di Marmirolo, Goito, Porto Mantovano, Roverbella e Volta Mantovana. Il valore complessivo del progetto è di 99.000 euro co-finanziato da Regione per il 70%.

Presa d’atto nomina Componente del Consiglio di Gestione designato da Regione Lombardia

Come previsto dalla legge regionale di nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette, il consiglio di gestione è composto dal presidente e da due o quattro membri uno dei quali eletto su designazione della Giunta regionale, tra amministratori, esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal parco.

Nell’estate scorsa la Regione aveva pubblicato un bando per designazione di un membro dei consigli di gestione di 19 parchi regionali e di 3 riserve naturali di Lombardia. Tra le candidature pervenute la Regione ha designato a questo ruolo per il Parco Regionale del Mincio il signor Adriano Cattaneo.

Risulta così al completo il Consiglio di gestione dell’ente Parco, che è stato rinnovato nel febbraio scorso con la conferma di Maurizio Pellizzer nel ruolo di Presidente e con la nomina di tre nuovi componenti – Massimo Belletti, Roberta Brioni e Marco Mattinzioli –  da parte dell’organismo di rappresentanza dei Comuni dell’area protetta e integrato da Remo Pagani, designato congiuntamente dalle Associazioni Agricole sempre ai sensi dell’art. 22 ter della L.R. n. 86/1983 come modificato dalla L.R. n. 23/2018 art. 10.