Ostiglia, Piano diritto allo studio, Incorvaia attacca: “Tariffe aumentate alle famiglie, ma meno risorse”

OSTIGLIA – È polemica a Ostiglia sul Piano diritto allo Studio, approvato con Delibera di Giunta lo scorso 18 dicembre. Il consigliere di opposizione Alessandro Incorvaia, denuncia tagli ai progetti scolastici e al contempo aumenti tariffari sui servizi, che saranno a carico delle famiglie.

Secondo quanto riferisce Incorvaia, il documento approvato dalla Giunta guidata dal sindaco Luciano Barberio prevede incrementi per lo scuolabus, la mensa e i servizi di pre e post scuola. «Dopo tanti proclami – afferma il consigliere – ho visionato il Piano per il diritto allo studio e ho riscontrato che sono aumentate le tariffe».

Nel dettaglio, per il servizio di scuolabus la tariffa mensile per bambino è passata da 62 a 65 euro. Il costo del pasto della mensa scolastica è stato fissato a 5 euro. Aumenti anche per i servizi di pre e post scuola: il primo passa da 15 a 18 euro mensili, mentre il secondo da 90 a 95 euro al mese.

Oltre alla questione delle tariffe, Incorvaia punta il dito anche sulla riduzione dei fondi destinati ai progetti per gli istituti superiori. «Il finanziamento dei progetti per gli istituti Galilei e Greggiati è stato dimezzato – sottolinea – passando da 10 mila a 5 mila euro rispetto al vecchio piano. Perché questa scelta? Non lo sappiamo».

Nel mirino dell’esponente di opposizione finisce anche lo stanziamento di 11 mila euro per un progetto definito “musica”, del quale – secondo Incorvaia – non sarebbero chiari né i contenuti né i destinatari. «Non abbiamo idea di cosa sia questo progetto – afferma – se sia destinato alla scuola di musica Oltrepò Mantovano o ad altro. Anche in questo caso non lo sappiamo».

Un ulteriore elemento di critica riguarda il percorso istituzionale seguito per l’approvazione del piano. Incorvaia evidenzia come il Piano per il diritto allo studio non sia passato dal Consiglio comunale, lamentando una carenza di trasparenza e informazione. «I cittadini ostigliesi, soprattutto le famiglie, devono sapere che questa Giunta ha aumentato le tariffe», rimarca.

Infine, il consigliere solleva interrogativi sulle motivazioni degli aumenti e sulle modalità di comunicazione alle famiglie. «Questi rincari a cosa sono dovuti? Le famiglie sono state informate? – si chiede – Sono scelte che colpiscono direttamente le loro tasche, già provate dal caro vita. Un altro regalo di Natale per loro».