Ostiglia: si dimettono Borghi, Guaiumi e Massaretti. Ecco i sostituti

Piazza Cornelio a Ostiglia

OSTIGLIA – Il Consiglio Comunale del 1° ottobre ha approvato la surroga dei tre consiglieri che si sono dimessi la scorsa settimana (Borghi, Guaiumi, Massaretti), con i consiglieri Perri Quintino, Crepaldi Vinicio (indicato come il nuovo capogruppo di “Uniti per Ostiglia”), Bocchi Antonella, che si uniscono a Camilla Soncini nei banchi dell’opposizione.

L’intervento di Carlo Dalporto, capogruppo di maggioranza, ha sottolineato le priorità del Consiglio, invitando ad visione futura e comune del paese, allo sforzo di costruire insieme la coesione sociale e abbandonare la strada della polemica ad ogni costo. “Dimissioni legittime che abbiamo accolto con dispiacere per le motivazioni che le hanno accompagnate – ha detto Dalporto – e che potrebbero apparire come riferibili ad un problema interno alla lista che esprimeva le loro candidature, se così fosse la questione non riguarda altri e ancora meno il nostro gruppo. Ma ai nostri occhi sono dimissioni pesanti soprattutto per la contemporaneità in cui sono state presentate. Mai, nelle forme consentite, toglieremmo la possibilità di esprimere il proprio pensiero a nessuno. Allora non si dica che non si viene ascoltati, si dica piuttosto che alcune proposte non vengono accolte, come nostro diritto.
Lascia poi perplessi la scelta di abdicare soprattutto ad un mandato ricevuto col voto libero di diverse concittadine e concittadini, abdicare al ruolo di controllo che ogni consigliere con responsabilità esercita. E fra i compiti del Consiglio ci sono obiettivi come il miglioramento dei servizi, l’asfaltatura di strade, la sistemazione di marciapiedi e di aree verdi, ma non basta. È nostro preciso convincimento che tocca, anche e soprattutto al Consiglio e ai Consiglieri, perseguire l’obiettivo primario della convivenza civile, della cura e del miglioramento delle relazioni. La coesione e i buoni rapporti all’interno della comunità sono “impegni amministrativi” alla pari se non più importanti di strade e di anagrafe, di palestre e di teatro. E questo non per annullare le differenze e le divergenze in un indistinto e ipocrita “vogliamoci bene”, ma per garantire rispetto reciproco e valorizzare l’apporto di tutti con pari dignità. Oggi, questa pandemia sta mettendo a dura prova tutti, tanti sul piano economico e tante comunità sul piano sociale. Rischia di vincere la paura e se vince la paura, ci si chiude, si polemizza, ci si difende, si danno colpe, si trova il lupo nero al quale attribuirle, si rivolge lo sguardo ad un passato che mai e poi mai potrà tornare ma soprattutto non si vede futuro, me tre c’è bisogno di infondere fiducia. Liberiamoci dalla polemica pregiudiziale che è un’ancora pesante e che ci costringe a vegetare” .

Vinicio Crepaldi, capogruppo di minoranza ha ribattuto: “Siamo pronti alla collaborazione e convinti a sederci su questi banchi rappresentando i cittadini che ci hanno votato che rappresentano il 49,3 dell’elettorato”.

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