Pasqua, controlli rafforzati a Mantova: centinaia di agenti in campo. Ecco gli spostamenti consentiti

MANTOVA – Controlli intensificati nei giorni di Pasqua a Mantova con particolare attenzione alle aree urbane a maggior rischio di assembramenti, e quindi strade e piazze del centro storico, parchi, stazione, ma i controlli saranno anche su strade e autostrada.
E’ quanto prevedono le due ordinanze firmate questa mattina dal Questore di Mantova Paolo Sartori. Una è specifica per i controlli relativi al contenimento dei contagi da Covid-19 ed è indirizzata a tutte le forze di Polizia comprese le Polizie Locali.
Circa un centinaio ogni giorno agenti, carabinieri e finanzieri in campo da venerdì 2 a lunedì 5 aprile. Quattro giorni in cui ci sarà dunque uno sforzo particolare per un capillare controllo de territorio, in base alle disposizioni concordate nell’ambito degli ultimi Comitati di Ordine e sicurezza pubblica coordinati dalla Prefettura.
Il Ministero degli Interni del resto ha dato disposizione propri ai prefetti di predisporre “un particolare sforzo operativo che incida significativamente sul dispositivo dei controlli”. Dispiegamento di forze dell’ordine “che sarà mirato soprattutto nei centri storici e nelle località di villeggiatura, con controlli specifici al fine di evitare feste private e riunioni familiari eccessivamente affollate”.
L’altra ordinanza è relativa ai controlli antiterrorismo che saranno intensificati soprattutto nei pressi di obiettivi ritenuti sensibili come le chiese, o le sedi istituzionali e di Governo.

Per quanto riguarda gli spostamenti, essendo Mantova in zona rossa, ricordiamo che fino al 2 aprile è vietato visitare amici e parenti, mentre dal 3 al 5 aprile il divieto cadrà e tornerà in funzione la deroga messa in campo dal governo Conte a Natale e Capodanno.
E quindi da sabato a lunedì tutta Italia sarà in lockdown e sarà tutto chiuso ma ci sarà una deroga che consentirà i pranzi di Pasqua e Pasquetta in casa seppur contingentati, visto che dal 3 al 5 aprile è permesso spostarsi all’interno della propria regione, in due e con bambini al di sotto dei 14 anni e/o con disabili non autosufficienti per andare a trovare amici e parenti. C’è anche una deroga che riguarda gli spostamenti dai comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti, i cui residenti possono spostarsi per una distanza non superiore ai 30 chilometri rispetto ai confini. Non si può andare però verso i capoluoghi di provincia.
Il ritorno a casa è sempre consentito, e per “casa” si intende la residenza, il domicilio o l’abitazione.